Amsterdam: malgrado il cast di star si prevedono perdite per circa 100 milioni di dollari

Amsterdam si appresta a diventare l'ennesima vittima di un mercato in cui le pellicole per un pubblico maturo non trovano pubblico...

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A quanto pare con Amsterdam, nonostante un cast di star incredibilmente ricco, non si sta ripetendo la magia avvenuta con altre pellicole di David O Russell come Il lato positivo (236 milioni di dollari worldwide), American Hustle (251 milioni di dollari worldwide) e, per certi versi, The Fighter. In anni in cui il Covid non esisteva.

Dato il contesto di mercato attuale dove a prosperare sono i - pochi - blockbuster usciti finora e gli horror, per Amsterdam si prevedono già perdite che potrebbero arrivare, se non addirittura a superare, i 100 milioni di dollari.

Nonostante una line-up d'interpreti formata da Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro, un lancio nel mercato domestico effettuato in più di 3000 sale, comprese quelle IMAX e Premium Large Format, Amsterdam si è dovuto accontentare di un primo fine settimana in cui ha raccolto solo 10 milioni in tutto il mondo (di cui 6.5 negli Stati Uniti).

Il progetto è stato distribuito nei cinema (in Italia arriverà il 27 ottobre, ndr.) dalla Disney attraverso l'etichetta 20Th Century Studios, ma è stato finanziato interamente dalla New Regency, lo studio di produzione del ben noto producer Arnon Milchan. Il cartellino del prezzo della pellicola si è attestato su una cifra doppia rispetto a quello che O Russell aveva speso per American Hustle, circa 40 milioni di dollari. A questi ottanta milioni vanno poi aggiunti almeno 70 milioni di spese per la P&A tanto che, tenendo conto di una stima d'incasso finale di 35 milioni circa e delle cosiddette revenue ancillarie (home video, diritti streaming e tv), Amsterdam potrebbe appunto finire per generare un ammanco pari, se non superiore, ai 100 milioni di dollari.

A far lievitare i costi non sarebbero state le pretese economiche dell'importante squadra di attori e attrici riunita dal regista. Anzi, tutte e tutti si sarebbero accontentati di condizioni economiche molto meno vantaggiose del solito proprio per poter lavorare con David O Russell (e ora, con il film proiettato verso il rosso di bilancio, si trovano anche a non avere compensazioni retributive di sorta). Le paghe del cast ammonterebbero a circa il 20% della spesa complessiva.

A generare un incremento della spesa sarebbe stato il cambio della location per le riprese. Inizialmente la lavorazione di Amsterdam si sarebbe dovuta tenere a Boston a marzo del 2020 cosa che si è poi rivelata impossibile per via dell'inizio della pandemia di nuovo Coronavirus. Tutto è poi slittato a gennaio del 2021 solo che nessuno dei membri del cast era troppo propenso a spostarsi a Boston durante la pandemia e per questo la produzione si è spostata nella più pratica - e costosa - Los Angeles. Anche se tutti i 49 giorni di riprese sono filati via lisci, senza interruzioni forzate per via di positivi sul set, si è comunque passati da un budget di 50 a uno di 80 milioni. Per un film che, come altri di carattere più maturo per così dire, non è riuscito a trovare il suo spazio e, soprattutto, il suo pubblico nonostante la Disney abbia saggiamente deciso di piazzare la release a inizio ottobre, una finestra in cui Amsterdam non avrebbe avuto rivali significativi specie per quel che concerne la presenza della pellicola nei circuiti IMAX e PLF.

A peggiorare la situazione c'è stato poi lo scarsissimo apprezzamento critico del lungometraggio che, di sicuro, non ha contribuito a creare un sentiment positivo online. Dopo i primi commenti tutt'altro che lusinghieri è arrivata una valanga di recensioni negative tanto che oggi, su Rotten Toamtoes, la percentuale di recensioni positive di Amsterdam si è arenata su un poco dignitoso 33%.

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FONTE: Deadline

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