American Crime Story: i produttori fanno il punto sulle prossime stagioni
I produttori esecutivi di American Crime Story parlano delle due stagioni finora realizzate e dell'importanza di trovare l'autore adatto per ciascun caso da portare sullo schermo
Simpson e Jacobson hanno sottolineato come la natura antologica di American Crime Story obblighi la produzione a ricercare, di volta in volta, nuovi autori per poter dare un tono specifico e unico a ciascuna stagione. "[il caso] O.J. era un dramma, con qualcosa dei film di Sidney Lumet e Paddy Chayefsky," ha detto Simpson. "Questa seconda stagione doveva essere qualcosa di affine a Il Silenzio degli Innocenti o ai film di David Fincher, con una declinazione politica. Tom Rob Smith è un autore che amiamo; ho provato a opzionare il suo romanzo, Child 44. Abbiamo amato molto la sua serie, London Spy. Scrive di queste cose: personaggi alla Ripley, misteri, persone che mentono e sessualità. Sentivo che era la voce giusta per questo racconto."
Simpson ha poi ribadito l'importanza della scelta di un autore adatto al soggetto da trattare e come American Crime Story stia facendo "diversi generi all'interno di un genere". "Le storie di crimini reali possono significare molte cose diverse," ha spiegato. "Se avessimo fatto una storia di rapimento... beh, non l'avremmo fatta, perché FX ha già la sua serie su questo [Trust, ndr], ma se avessimo fatto la storia di una rapina in banca, avremmo scelto un tipo di scrittore molto diverso."
Il lavoro su Katrina è stato complesso: iniziata come una stagione stile disaster movie, ha finito per raccontare principalmente - stando all'attuale versione della sceneggiatura - gli avvenimenti all'interno del Memorial Hospital dove, a causa della mancanza di cure, gli infermieri furono costretti a praticare l'eutanasia su alcuni pazienti in condizioni critiche. Jacobson però sottolinea come, anche all'epoca in cui la serie prevedeva di raccontare l'intero disastro naturale, "gli episodi migliori erano quelli ambientati al Memorial. Ora si tratta di espandere quella storia, assicurandoci di riuscire a catturare il quadro generale attraverso di essa."
E per quanto riguarda lo scandalo Sexgate? Simpson sembra avere le idee chiare: "La storia di Monica Lewinsky sarà nello spirito di Tutti gli uomini del Presidente." E, stando a quanto dichiarato da entrambi i produttori esecutivi, potrebbe riabilitare Lewinsky agli occhi del pubblico, dopo una pubblica gogna durata anni. "Penso che Monica sia stata fraintesa dalla storia," ha detto Simpson. "Anche Donatalla Versace è stata male interpretata. Ryan [Murphy] ama queste donne incomprese."
Nessun dettaglio, invece, sulla trama della quinta stagione della serie; toccherà aspettare, poiché i produttori non intendono rivelare i loro programmi senza avere prima l'assoluta certezza di poter portarli a compimento.
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Fonte: Slash Film