American Crime Story 2: Matt Bomer commenta il proprio esordio alla regia
Matt Bomer, regista dell'ottavo episodio della seconda stagione di American Crime Story, si è detto entusiasta del proprio esordio dietro la macchina da presa
L'attore ha riconosciuto proprio a Murphy il merito del proprio debutto dietro la macchina da presa: "Ovviamente, avevo già lavorato con Ryan svariate volte prima d'ora. Sapeva che arrivavo sempre con risme di materiale di ricerca e che mi preparavo con eccessiva cura. Mi disse che avrei dovuto dirigere qualcosa prima o poi, ma non diedi molto peso alla cosa." Poi, una telefonata. "Mi chiamò a Dicembre dicendo, 'ehi, ti voglio come regista!' Pensavo che sarebbe forse stato per American Horror Story: Cult. Quando mi disse, 'ti voglio come regista per Versace', persi quasi conoscenza, e quando tornai in me non ero abbastanza lucido da poter dire di no. Quindi, dissi di sì. È stata la cosa migliore che mi sia successa in parecchio tempo."
Benché non abbia potuto scegliere quale episodio di American Crime Story dirigere, Bomer si è detto molto contento dell'assegnazione. "Sono grato per aver avuto il compito di dirigere questo episodio. È una puntata psicologica, e volevamo realizzarla in uno stile che ricordasse Sidney Lumet. La domanda centrale è: cosa rende una persona un creatore e un'altra un assassino? La risposta è: il duro lavoro. Andrew è qualcuno a cui i propri parenti hanno sempre detto di essere una persona speciale ed eccezionale, e verrebbe naturale pensare che sia lui ad avere successo. Gianni [Versace] è vittima di bullismo a scuola e ha una madre amorevole che gli dice che occorre lavorare sodo per realizzare i propri sogni. L'etica professionale che instillò in lui, in aggiunta al suo genio artistico, è ciò che diede origine al marchio Versace."
Per quanto riguarda il suo futuro da regista, Bomer si mantiene saggiamente sul vago, pur non nascondendo il proprio entusiasmo all'idea di un ritorno dietro la macchina da presa. "Mi piacerebbe davvero! Mi sono molto divertito. Ho avuto anche un'incredibile fortuna, perché lavorare con Ryan Murphy significa avere le migliori persone dell'industria attorno a te. Penso che metà della battaglia sia semplicemente realizzare di essere in grado di portare a termine questo compito. Posso ricevere una corposa sceneggiatura e girarla in tempo. Spero che ci siano ulteriori occasioni in futuro, ma dovrà essere qualcosa che mi colpisca davvero."
Cosa ne pensate? Credete che Matt Bomer abbia svolto un buon lavoro con il suo episodio in American Crime Story? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Entertainment Weekly