AMC Theatres, la più grande catena cinematografica al mondo, potrebbe dichiarare bancarotta

AMC Theatres, la più grande catena cinematografica proprietaria anche di UCI Cinemas, potrebbe essere costretta a dichiarare bancarotta e riorganizzarsi

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L'emergenza Coronavirus sta causando svolte epocali nel tessuto economico dell'intero pianeta, negli Stati Uniti (come in molti altri paesi) sono aumentate a dismisura le richieste di disoccupazione, e il prolungarsi delle misure di distanziamento sociale potrebbe addirittura arrivare a far dichiarare bancarotta alla più grande e più importante catena cinematografica del mondo, la AMC Theatres.

Fondata nel 1920, AMC detiene la più ampia quota di mercato negli Stati Uniti (sopra a Regal, Cineworld e Cinemark). È proprietaria di gigantesche catene cinematografiche come UCI Cinemas e Odeon Cinemas, mentre a sua volta è controllata dalla conglomerata cinese Wanda Group, che detiene una quota di maggioranza.

I cinema di proprietà di AMC sono chiusi da circa un mese ormai, e la compagnia recentemente messo in congedo non pagato tutti i suoi dipendenti corporate (incluso il CEO Adam Aron), ma l'incertezza delle conseguenze che avrà il distanziamento sociale ha spinto l'analista Eric Handler di MKM Partners a emettere una valutazione molto negativa sulle azioni del gruppo:

Basandoci sulla nostra previsione di una chiusura dei cinema fino ad almeno agosto, la nostra opinione è che AMC non abbia abbastanza liquidità per rimanere a galla durante questo tempo, e quindi ci aspettiamo che presto dichiari bancarotta. La decisione di AMC di smettere di pagare gli affitti ai proprietari dei cinema alimenta la nostra preoccupazione sulla liquidità. [...] Crediamo che al momento la compagnia bruci circa 155 milioni di dollari al mese, il che dovrebbe far terminare la liquidità entro giugno/luglio.

La pubblicazione dell'analisi ha fatto crollare le azioni di AMC del 20% in borsa, dopo che avevano perso il 10% negli ultimi 10 giorni, il 36% nell'ultimo mese e il 72% in tutto il 2020.

Dichiarando bancarotta, AMC si appellerebbe al "Chapter 11" del diritto fallimentare americano, che le permetterebbe di ristrutturare l'azienda e ripartire quando la crisi passerà.

Il problema (non solo per AMC, ma anche per tutte le altre catene) è che non si sa ancora quando i cinema americani riapriranno. I distributori pensano che entro metà luglio sarà possibile riaprire le sale (l'uscita di Tenet è ancora ferma al 17 luglio, mentre Mulan è stato rinviato al 24 luglio), tuttavia molto dipenderà dalle misure di sicurezza che si riuscirà ad adottare per convincere gli spettatori che l'esperienza cinematografica non è rischiosa per la salute (stesso dicasi per teatri, locali, discoteche, ristoranti eccetera). Secondo una sorta di "regola aurea" dell'industria, i distributori rinvieranno i loro film finché i cinema della ricchissima area di New York City non potranno riaprire.

Vi terremo aggiornati!

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