Amazon pubblica dati trimestrali stellari: volano i ricavi pubblicitari su Prime Video, "ed è solo l'inizio"

Nei dati trimestrali stellari di Amazon spiccano i ricavi pubblicitari di Prime Video, che il CEO Andy Bassy ritiene siano "solo all'inizio"

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Amazon ha annunciato dati finanziari in forte crescita nel terzo trimestre dell'anno: il colosso ha segnato un Q3 stellare, battendo le aspettative di Wall Street con 143.1 miliardi di dollari in ricavi (+13% rispetto a un anno fa). Ovviamente le borse hanno festeggiato la notizia (finora nel 2023 le azioni Amazon sono cresciute del 40%).

La cosa interessa il mondo dei media per due aspetti legati tra loro: lo streaming e la pubblicità. Sul fronte dello streaming, ricordiamo che Amazon ha l'esclusiva delle partite del giovedì sera dell'NFL, i cui ascolti sono cresciuti enormemente rispetto a un anno fa salendo a una media di 12.9 milioni di spettatori su Prime Video. Non sono stati diffusi altri dati sull'andamento della piattaforma streaming, tuttavia qualche indizio sulla direzione lo danno le informazioni sul settore Advertising Services, che ha visto una crescita nei ricavi del 26%, a 12.06 miliardi di dollari.

Questo segmento include i ricavi pubblicitari delle delle partite in streaming dell'NFL su Prime Video, oltre a Twitch e alla piattaforma FAST Freevee. In futuro, però, includerà anche i ricavi pubblicitari di tutto Prime Video, che dal 2024 introdurrà un abbonamento base con pubblicità, aumentando i prezzi per chi non vorrà vedere gli spot. Non stupisce quindi che il CEO Andy Bassy abbia dichiarato che "abbiamo appena iniziato a grattare la superficie" delle opportunità in tal senso. Solo tre anni fa, infatti, la divisione Advertising raccoglieva 5 miliardi di dollari, come ha ricordato Bassy:

Stiamo facendo molto meglio, sul fronte pubblicitario, rispetto al nostro primo anno. I diritti dell'NFL sono una proprietà di grandissimo valore: gli inserzionisti vogliono infatti posizionarsi in prima fila davanti ai consumatori, e la maggior parte dei consumatori guarda il football.

Il vantaggio competitivo di Amazon nel settore è relativo alle tecnologie di machine learning e creazione di algoritmi che migliorano, a detta del CEO, le performance della pubblicità targetizzata:

Abbiamo appena iniziato a grattare la superficie, per quanto riguarda capire come integrare la pubblicità nei video, nel commercio e nella spesa alimentare. Siamo solo all'inizio del nostro impegno nella pubblicità, ma sta crescendo bene e la nostra attenzione ora è tutta sull'esperienza degli utenti.

A questo proposito, Amazon ADS ha annunciato Sponsored TV, una piattaforma grazie alla quale le aziende possono acquistare spazi pubblicitari in streaming.

Nel corso del prossimo anno assisteremo a una forte spinta nell'introduzione e nel potenziamento della pubblicità sulle piattaforme streaming: praticamente tutti gli streamer tranne Apple TV+ (che ha appena aumentato per la seconda volta in un anno il costo degli abbonamenti) stanno lanciando piani di abbonamento con la pubblicità. L'obiettivo è chiaramente quello di aumentare i ricavi per utente (ARPU), in uno scenario mutato in cui contano di più i profitti che l'acquisizione di nuova clientela. La streaming war si trasforma quindi in una sorta di guerra di trincea, e presto vedremo alleanze anche inattese grazie a bundle di vario tipo. Ecco quindi che lo streaming si avvicinerà sempre di più al modello della televisione via cavo e satellitare che solo dieci anni fa Netflix sembrava pronta a demolire...

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