Amanda Seyfried parla delle possibilità agli Oscar con Mank e di Mamma Mia

In una recente intervista con Jimmy Kimmel, Amanda Seyfried ha parlato delle sue possibilità agli Oscar con "Mank", il nuovo film di David Fincher che ha definito un "capolavoro".

L'attrice è apparsa sorpresa quando il conduttore le ha fatto notare che la sua interpretazione potrebbe garantirle una candidatura agi Oscar:

Lo accetto, accetto qualunque cosa mi diano.

Ha poi ammesso di aver lavorato sodo:

Ho lavorato duramente, questo è certo, è un film bellissimo e mi piace la mia interpretazione, ma non ti aspetti mai che certe cose succedano.

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In un'altra intervista ha poi parlato di Mamma Mia e del film:

L'altro giorno mi hanno chiesto: "Quale film dovrebbero girare dedicato alla realizzazione di uno dei tuoi film?". E io ho risposto: "Bisogna assolutamente farne uno su Mamma Mia". Se volete un film di evasion, sarebbe perfetto.

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Un paio di settimane fa siamo stati invitati da Netflix al junket virtuale di Mank e in quell’occasione abbiamo intervistato Amanda Seyfried, scelta per la parte di Marion Davies, e Tom Pelphrey, che veste i panni di Joseph L. Mankiewicz, il fratello di Herman (Gary Oldman nella pellicola). Qua sotto potete trovare la nostra videointervista:

Mank è il biopic di Herman Mankiewicz, giornalista divenuto sceneggiatore noto per aver collaborato con Orson Welles in Quarto Potere ma anche per aver lavorato a film come Il Mago di Oz, L’idolo delle folle e Gli uomini preferiscono le bionde. Gary Oldman vestirà i panni di Herman Mankiewicz, Lily Collins sarà la segretaria Rita Alexander, Amanda Seyfried vestirà i panni dell’attrice Marion Davies mentre Tuppence Middleton sarà Sara Mankiewicz, moglie del protagonista.

Fincher sviluppò per la prima volta la storia del film nel 1997, su una sceneggiatura di suo padre Jack Fincher, a sua volta giornalista (e morto nel 2003). Alla produzione vi saranno Cean Chaffin e Doug Urbanski.

È dal 2014 (Gone Girl) che Fincher non dirige una pellicola. Nel frattempo però ha lavorato a serie come Mindhunter e Love, Death & Robots, entrambe per Netflix.