Almost Human: otto risposte da J.J. Abrams!

J.J. Abrams, produttore della serie, rivela qualche dettaglio sull'atmosfera degli episodi del nuovo show Almost Human e parla dei suoi progetti futuri

Condividi

Il 17 e il 18 novembre debutterà su Fox Almost Human, la nuova serie creata da J.H. Wyman e prodotta da J.J. Abrams.

Entertainment Weekly ha posto otto domande al fondatore della casa di produzione Bad Robot sullo show:

  • J.J. ha dichiarato di avere una visione più ottimista del futuro rispetto a quella del serial, ma più pessimista di quella di Gene Roddenberry, creatore di Star Trek. Abrams ha raccontato:

    “Mi posiziono da qualche parte a metà strada. Ma come romantico, mi piace pensare che le cose diventeranno più grandi invece che peggiorare”.

  • In Almost Human ci saranno personaggi in grado di far sorridere e ridere, e relazioni che sembrano quasi famigliari, ma la sua unicità arriva da qualcosa che attualmente non è necessariamente possibile. Come ogni storia fuori dal contesto temporale, si cercano dei personaggi e delle situazioni in cui ci si possa in qualche modo riconoscere anche se la persona potrebbe essere di una specie diversa. Nello show ci saranno quindi situazioni, legami e personaggi unici. Abrams racconta:

    “Se c'è una nuova arma nelle strade, non sembrerà un'arma che si conosce, ma si può capire che è una cosa pericolosa che non dovrebbe essere nelle mani sbagliate. Potrebbe essere un proiettile che non esplode nel modo che ci si aspetta. Potrebbe essere una droga che ti fa qualcosa di poco sano e orribile. Potrebbe essere qualcosa sul trapianto di organi completamente diverso da come è attualmente. La tecnologia è parte di quello che sta accadendo, ma c'è un livello collegabile e comprensibile per tutti”.

  • Il produttore ha spiegato che è stato coinvolto in Almost Human quando serviva. J.J., infatti, si fida di Joel Wyman, showrunner e creatore della serie. Nella sua casa di produzione, quando si sceglie un'idea o uno show da sviluppare, ci si affida a qualcuno che non abbia bisogno di assistenza, a meno che non sia una creazione di Abrams o lui non ne debba essere il regista, supervisore o sceneggiatore. J.J. cerca comunque di leggere le sceneggiature, dare appunti, guardare il montaggio degli episodi o aiutare quando può.

  • Nella serie ci saranno alcune idee e situazioni nate da conversazioni e confronti tra J.J. Abrams e Wyman. Il produttore era entusiasta dell'idea iniziale e da bambino era un grande fan di L'uomo da sei milioni di dollari. Questo aspetto potrebbe aver contribuito a dare forma al serial.

  • I network rifiutano ancora alcuni progetti nonostante la fama di Abrams e della sua casa di produzione, ma il produttore preferisce che gli venga detto quando un potenziale show non è adatto a un network perché, come accade quasi sempre, riescono a trovare qualcosa che si adegui alle diverse esigenze. “Non vorrei mai che qualcuno dicesse sì a qualcosa in cui non credono veramente”, ha aggiunto.

  • Abrams sta sviluppando un reboot del film sci-fi Westworld per la HBO, progetto che Jonah Nolan e Lisa Joy stanno scrivendo e avrà un approccio fantastico all'idea alla base.

  • J.J. ha spiegato che la CBS non è interessata a produrre una nuova serie dedicata a Star Trek. Un portavoce del network ha invece chiarito che ogni possibilità rimane aperta in futuro, se i tempi saranno giusti.

  • Il produttore di Almost Human ha alcune storie che non vede l'ora di raccontare e che ci sono alcuni progetti che stanno sviluppando:

    “Mi sembra di aver lavorato inavvertivamente a molti show e film che esistevano ancora prima del mio coinvolgimento. Non potrei sentirmi più fortunato per aver avuto una possibilità di farlo. Direi che attendo maggiormente le storie che devono ancora arrivare, che non sono basate su proprietà pre-esistenti”.

Fonte: EW

Continua a leggere su BadTaste