Almost Human: J.H. Wyman spiega l'idea alla base della serie
La serie creata da J.H. Wyman, pur ambientata in una versione futura e violenta di Los Angeles, vuole trasmettere un messaggio positivo
J.H. Wyman, creatore di Almost Human ha ricordato che abbiamo già visto ogni possibile robot che sogna di essere umano e quindi, per raccontare la storia che volevano, è stato scelto di averne uno che lo era più di quanto potesse gestire e impegnato a cercare di capire quello che è piuttosto che aspirare a essere qualcosa di diverso.
Wyman ha voluto infine chiarire che l'atmosfera di Almost Human sarà molto diversa da quella alla base di film come Blade Runner o serie stile Battlestar Galactica:
“Molti di questi incredibili romanzi o idee sul futuro riguardano una situazione post apocalittica, molto oscura, e mi sembra che gli scrittori stessero dicendo ‘Sai cosa? L'umanità è veramente incasinata e guarda cosa ne hanno ricavato’, che è un argomento interessante e rispettabile e lo capisco. Ma non è quello che mi interessa o di cui voglio scrivere. Io sto scrivendo che credo nella speranza e nel fatto che siamo buoni. E sono convinto che siamo intelligenti, e che riusciremo a fermare qualsiasi terribile evento. Ci credo e voglio raccontare quelle storie, che non è ancora troppo tardi per l'umanità, che gli esseri umani devono affrontare alcune evoluzioni tecnologiche incredibili che triplicheranno e quadruplicheranno i pericoli che affrontiamo come società e razza umana. Ma penso che abbiamo gli strumenti per affrontarli. E' come se dicessi ‘hey, la tecnologia non è cattiva. E' come la usiamo’...Vogliamo raccontare storie sulla razza umana che ha ancora una possibilità”.