Aliens: come James Cameron convinse Sigourney Weaver a usare "molte armi" sul set
L'attrice, che si definisce a favore delle "regole per la detenzione di armi" non voleva inizialmente mettere mano alla numerose pistole indicate sul copione del film, ma cambiò idea grazie a un'esperienza diretta
Aliens, secondo capitolo della saga uscito nel 1986, segna la prima collaborazione tra James Cameron e Sigourney Weaver, poi rinnovatasi con i film di Avatar. Durante la conferenza stampa per il Leone d'oro alla carriera ricevuto al Festival di Venezia (via Variety), l'attrice ha raccontato un aneddoto sulla lavorazione della pellicola:
Cameron era così aperto a qualsiasi mia idea e adoravo il suo istinto. L'unica cosa che, ovviamente, non mi entusiasmava erano tutte le armi. Avevo letto molto velocemente [il copione] perché cercavo di vivere la storia e avevo tralasciato molte delle didascalie, che contenevano [indicazioni su] molte armi.
Gli ho chiesto: "A cosa servono? Io sono per la regolamentazione delle armi e non ho intenzione di prendere una pistola e farci qualcosa" Lui mi ha risposto: “Non hai letto il copione”. E io: 'Sì, ma non tutti quei paragrafi sulle armi”.
Cameron mi ha detto: "Voglio che tu veda cosa le succede”, riferendosi alla trasformazione di Ripley dopo che inizia a usare le armi. Ovviamente lei aveva bisogno di difendersi, e ho capito perché [il regista] volesse usarle, ma non è stata una scelta mia.
Il nuovo film della saga, Alien: Romulus, è ora al cinema. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.
L’81 esima edizione del Festival di Venezia è attualmente in corso e si concluderà il prossimo 7 settembre. Anche in questo caso, rimandiamo alla nostra scheda.