Alien, Ridley Scott ribadisce "I film non sarebbero gli stessi senza Xenomorfi"

In un'intervista per la promozione stampa di The Terror, la serie tv da lui prodotta, Ridley Scott ha riparlato degli Xenomorfi

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Alien: Covenant è costato circa 97 milioni di dollari (esclusa P&A) e ne ha incassati 240 a livello globale. Non un vero e proprio insuccesso dati alla mano, ma di certo molto meno incisivo al botteghino del precedente Prometheus, arrivato a 403 milioni (con un budget di 130).

Nel corso delle settimane in cui Ridley Scott è stato impegnato nella promozione di Tutti i Soldi Del Mondo, il filmmaker ha detto tutto e il contrario di tutto riguardo una saga il cui futuro, allo stato delle cose, appare quantomai incerto. Si è passati dal "dovremo mettere da parte gli alieni e parla della minaccia rappresentata dall'Intelligenza Artificiale" al "Personalmente credo che si debba parlare dell’evoluzione di questa bestia perché, dico sul serio, è il mostro migliore di sempre" passando per un "realizzerei altri Alien anche con la Disney se acquisterà la Fox".

Durante una recente chiacchierata con Yahoo incentrata su The Terror, l'acclamata serie tv da lui prodotta, Scott ha ribadito (almeno per il momento) di essere molto legato agli Xenomorfi.

Nel corso della mia carriera, che è alquanto lunghetta, ho incontrato - e lo dico con tutto il rispetto possibile verso tutte le meravigliose persone con cui ho avuto a che fare per lavoro - solo due individui definibili come autenticamente originali. In modo curioso, mi sono imbattuto in questo tizio chiamato HR Giger e, se non ci fossimo incontrati, non avrei avuto questo mostro che poi avete visto nel mio film [Alien del 1979, ndr.]. Ho visto i suoi dipinti - fatti per il libro, non il film - e sono rimasto completamente rapito. Sono subito andato in Svizzera per incontrarlo, visto che lui non sarebbe mai salito su un aereo, dato che era terrorizzato dall'idea di volare [...] E non sarebbe stato lo stesso film [se non l'avessi incontrato, ndr.]. È chiaro, il cast era grandioso, con Sigourney Weaver, Harry Dean Stanton e tutte quelle fantastiche persone, ma senza l'ottavo passeggero non sarebbe stato lo stesso film che è finito per diventare. Quello che voglio dire è che talvolta t'imbatti in cose davvero rare, quelle idee che capitano ogni tanto, tutt'altro che di frequente, e quando t'impossessi di loro, non vuoi lascartele sfuggire.

Ovviamente non si tratta di una vera e propria dichiarazione di intenti sul futuro, ma, quantomeno, di una nuova dichiarazione d'amore verso gli adorabili e bavosi Xenomorfi.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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