Alien 3, Sigourney Weaver ricorda la difficile lavorazione del film: "Da idioti non sostenere David Fincher"

L'attrice protagonista riflette sulla sua esperienza con il terzo capitolo della saga, diretto dall'allora esordiente David Fincher, che finì per scontrarsi con la Fox

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In un'intervista con Deadline, Sigourney Weaver ha ricordato la sua esperienza con Alien 3 (Alien³), terzo capitolo della saga diretto da David Fincher (LEGGI LO SPECIALE).

Una pellicola che, come noto, ha avuto una lavorazione molto difficile, portando il regista a scontrarsi con la Fox. L'attrice protagonista ha spiegato cosa è andato storto e sottolinea il suo sostegno al cineasta:

David doveva mettersi al telefono e lottare ogni giorno perché girassimo quello che voleva il giorno dopo. E mi dispiace che non abbia avuto la possibilità di fare sua la sceneggiatura prima di iniziare. Questo rende il cinema molto difficile. Ricordo che la sceneggiatura originale di Vincent Ward parlava di monaci in un monastero e Ripley era in coma per metà del film. Ho sentito fortemente la mancanza di supporto da parte dello studio.

Quello è stato un momento di transizione in cui le major hanno smesso di pensare: “Facciamo grandi film” per passare invece a: “Non perdiamo soldi”. Hanno avuto la grande idea di far salire a bordo David Fincher per il suo primo film, ma poi non sostenerlo è stato davvero da idioti. È stato utile girare in Inghilterra per portarsi avanti, in un certo senso. Ho sentito di recente che David ha rinnegato il progetto e mi dispiace perché ho amato lavorare con lui e credo che abbiamo fatto un buon film. Sono contenta che abbia avuto la possibilità di fare la sua versione. Eravamo una bella squadra.

L'ultimo capitolo della saga, Alien: Romulus, è ora al cinema. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

Fonte / Deadline
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