Alec Baldwin fa luce sull'abbandono del franchise di Jack Ryan

Alec Baldwin racconta i motivi che lo costrinsero ad abbandonare il franchise di Jack Ryan dopo Caccia a Ottobre Rosso...

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Prendendo spunto dalla vicenda che ha visto protagonista in questi mesi Charlie Sheen, licenziato dalla Warner Bros. in seguito ai suoi problemi con la produzione sul set di Due uomini e mezzo, l'attore Alec Baldwin ha raccontato qualche settimana fa sull'Huffington Post un'analoga vicenda di cui è stato protagonista anni fa e che gli sarebbe costata il ruolo di Jack Ryan in Giochi di Potere e Sotto il segno del pericolo.

L'attore aveva ricoperto la parte dell'agente della CIA creato dallo scrittore Tom Clancy solo poco tempo prima per Caccia a Ottobre Rosso, ed era pronto per tornare ad interpretare il personaggio nei sequel, ruolo che invece andò ad Harrison Ford. Questi i retroscena della vicenda secondo Alec Baldwin:

La gente mi chiede spesso perchè non ho mai continuato nella parte di Jack Ryan nei film basati sui migliori romanzi di Tom Clancy. Solitamente ho dato una mezza verità come risposta, qualcosa circa conflitti di programmazione e così via. Ma la verità è che lo studio mi ha tagliato fuori. O, più precisamente, un dirigente dello studio di nome David Kirkpatrick (…)

John McTiernan, che aveva diretto Caccia a Ottobre Rosso, mi chiamò ripetutamente in pochi giorni (…), e mi disse che, durante i mesi precedenti, aveva negoziato per fare un film con una celebrità che negli ultimi giorni aveva però abbandonato il suo film in modo da poter partecipare ai sequel di Caccia a Ottobre Rosso.

(…) Mi stavano mettendo da parte in modo da alleviare le perdite e mettere al mio posto qualcuno con una maggiore attrattiva al box-office. Sono rimasto sconvolto perchè non solo stavo negoziando attivamente con la Paramount, ma anche perchè per loro negoziare contemporaneamente con un altro attore era una violazione della legge. Ho chiesto a John se era sicuro di tutto questo e lui ha detto di si, che aveva parlato direttamente con il famoso attore il quale il quale gli aveva confermato la storia.

Mi è stato detto di parlare con Kirkpatrick. (...) Ora tutto era diventato chiaro. Dovevo decidere se sarei stato d'accordo per una clausola a tempo indeterminato per girare il primo sequel, e quindi rinunciare completamente alla possibilità di fare uno dei più grandi drammi del teatro americano, oppure rescindere dal mio contratto. (…). Quando ho capito che erano seri, ho scelto Un tram chiamato desiderio”.

Tuttavia lo stesso produttore Kirkpatrick, chiamato in causa nella vicenda, ha voluto fornire la propria versione della storia, scrivendo quanto segue:

Fondamentalmente, la ragione per cui Alec Baldwin e io abbiamo concluso la nostra collaborazione riguardo al franchise di Jack Ryan è stata una questione di fiducia. Noi non avevamo fiducia l'uno nell'altro per continuare il progetto. I negoziati per continuare come Jack Ryan erano proseguiti per quasi un anno e lui era nervoso e fuori controllo, perchè lui era l'uomo sulla scena e aveva il diritto di esserlo, tuttavia, avevo la responsabilità, lavorando per una società quotata in borsa, di mantenere in vita il franchise...
Alec Baldwin si ritirò dal progetto, Giochi di potere, per una questione di approvazione dello script: volevo fargli approvare una sceneggiatura e ha rifiutato.

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