Alan Moore, un inaspettato finale e una lettera contro la morte dei giornali locali
Alan Moore pubblica una lettera sull'ultima edizione dello storico giornale locale di Northampton...
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
L'iniziativa di coinvolgere Alan Moore è stata del Northampton Arts Lab. Il risultato è il testo che vi proponiamo qui in traduzione e la tavola che trovate appena sotto. Piccolo particolare: il fumetto è di fatto il finale della strip che Moore scrisse circa trentacinque anni fa, quando era un giovane artista, proprio per la testata locale. Come chiudere un ciclo in grande stile.
Buongiorno e addio. Come avete notato, questo è sia il primo numero dell'Herald & Post pubblicato dalla recentemente rifondata Northampton Arts Lab che l'ultima edizione dello stesso. Questi due fatti non sono necessariamente connessi, ma il fatto è che ci troviamo con una rispettata e onorata istituzione affidata a dei buffoni che non hanno idea di quel che stanno facendo appena prima che essa venga distrutta per sempre. Forse, in tutto ciò, c'è una metafora nascosta.
Con il nome di Mercury & Herald, questo è stato il giornale dalla più longeva pubblicazione continuativa al mondo, quindi non stiamo parlando di qualcosa di insignificante. Fatevi un giro nell'archivio di notizie del Diciassettesimo Secolo, tra i necrologi, con annunci di gente morta di "porpora" o di laringotracheobronchite o per cattiva influenza planetaria, e capirete che vivere a Northampton non è mai stata una passeggiata sulla spiaggia.In effetti, è sempre stato piuttosto complesso, come si sa. Questa storica pubblicazione è certamente sopravvissuta a lungo, nascendo in un paese aspramente diviso, poco dopo la Guerra Civile Inglese, e giungendo al termine in... uhm... be', ad ogni modo, è davvero vecchio per essere un giornale.
Quello che ci importa, qui, è che i giornali locali come questo stanno subendo un processo di estinzione, assieme a un buon numero delle loro controparti nazionali. Questo significa che informazioni vitali sui luoghi in cui noi conduciamo le nostre vite reali stanno venendo sostituite in maniera sempre più importante da quelle sui divorzi delle celebrità internazionali o sull'oceano di notizie su feci di scoiattolo in grado di cambiare il mondo che possiamo trovare online.Chi se ne importa se un servizio pubblico collassa, quando Brad e Jen o Angelina o chi per loro se la stanno vedendo così brutta? Mentre giunge un nuovo tramonto, come ogni giorno, ci troviamo in una situazione in cui rischiamo di doverci affidare, in futuro, sempre più alle nostre imprese locali, alle cooperative, ai giornali alternativi o ai laboratori artistici. Il che significa che tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo.
Quindi, gente, vi prego, piangete pure la morte di questo venerabile e importante giornale. Ma poi uscite di casa e createne uno migliore.
Alan Moore
Fonte: Bleeding Cool