Alan Moore spiega il principale merito letterario di H.P. Lovecraft
Alan Moore promuove Providence con un interessante video in cui ci racconta e ci spiega brevemente il genio di H.P. Lovecraft
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
L'autore di Neonomicon e di Providence si è dichiarato più volte debitore dello scrittore americano, sulla base delle cui ambientazioni ha delineato il primo e sta modellando il secondo dei fumetti che abbiamo appena citato.
La ragione per cui H.P. Lovecraft è così importante per me è che, come il sottoscritto, egli è vissuto nella stessa città per la maggior parte della sua vita. Lui a Providence, io a Northampton. Ma quel che Lovecraft fece è prendere il mondo che stava fuori dalla sua finestra, fuori dalla sua porta, quel paesaggio di provincia in cui era cresciuto e fonderlo ingegnosamente con le estremità più lontane dell'universo, con le cieche forze che lo governano, cui egli dava la forma delle sue divinità tentacolari.
Questa era la genialità di Lovecraft: la capacità di riconciliare il mondo del quotidiano e della realtà immediata con uno assolutamente distante, al di là dell'umana immaginazione, esperienza e comprensione. Per me è questo il suo più grande contributo alla letteratura e, forse, alla filosofia.
Il video, che potete vedere qui sotto, sembra essere la prima parte di una serie dedicata da Avatar Press al rapporto tra Moore e Lovecraft, iniziativa volta a promuovere la prossima uscita di Providence.
Fonte: Bleeding Cool