Alan Moore: Angoulême e i festival di fumetto
Intervistato a proposito della sua nomination ad Angoulême, Alan Moore dice la sua sui festival di fumetti, da cui manca da diversi anni
Domenica, durante l’evento della premiazione, è stato proclamato vincitore il papà di Calvin & Hobbes: eppure, se a vincere non fosse stato Watterson, ma Alan Moore, pare che il “bardo di Northampton” avrebbe rifiutato il premio. Contattato da Didier Pasamonik (del portale ActuaBD), Moore ha spiegato, tranchant come non mai, perché avrebbe rifiutato il premio. Segue la traduzione della breve intervista:
Sa che è tra i nominati per il Grand Prix del Festival d’Angoulême?
No... Didier, non vado alle fiere di fumetto da anni. Ho deciso di non accettare più premi, non me ne vogliano. Preferisco che siano assegnati a persone meno convenzionali. Non vado più ai festival, non accetto più alcuna ricompensa. Capisco e apprezzo i sentimenti di chi mi vorrebbe premiare, ma voglio fare solo ciò che decido io stesso, non quello che mi viene chiesto da altri.Epppure è venuto ad Angoulême, qualche anno fa. Le è piaciuta?
Credo che Angoulême sia l'ultimo festival a cui ho partecipato. Da allora, non vado più da nessuna parte. Sono andato anche a quello di Northampton, ma è stato un errore, perché non avevo capito che si trattasse di una manifestazione di fumetti. Non me la sento di accettare un premio, per via delle obbligazioni che reca con sé. Non viaggio più, non ho più il passaporto. Non è nulla di perentorio, semplicemente, mi basta lavorare sui miei progetti.
Moore pare decisamente sicuro della propria scelta: chissà se la pubblicazione del suo romanzo (attualmente ancora in fase di scrittura) potrebbe fargli cambiare idea, come ventilato qualche mese fa, durante Lucca Comics?