Alan Horn su James Gunn e la politica Disney sui social: No a indagini approfondite, ma "Bisogna fare attenzione"

L'invito del dirigente è quello di usare i social con accortezza...

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Il licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della galassia Vol. 3, oltre a essere arrivato come un fulmine a ciel sereno la scorsa estate, ha fatto parlare e ha colpito un po' tutti per la dinamica.

Tutto è avvenuto dopo che alcuni esponenti della frangia alt-right, tra cui l’attivista pro-Trump, teorico del complotto e troll Jack Prosobiec, hanno riesumato da internet alcuni vecchi tweet di James Gunn.

A sette mesi di distanza si discute ancora della questione, un po' perché il fandom vuole sapere se GOTG 3 si farà o meno - a quanto pare la risposta è sì, bisognerà solo aspettare un po' di più e in teoria sarà basato sulla sceneggiatura di James Gunn - un po' perché il regista, nel mentre, non è rimasto disoccupato, visto che è subito entrato nel radar della Warner che gli ha affidato il "soft reboot" di Suicide Squad.

Nell'intervista dell'Hollywood Reporter ad Alan Horn di cui stiamo parlando più volte nel corso di questa mattinata per via della ricchezza di contenuti, la giornalista ha chiesto al boss dei Walt Disney Studios dei chiarimenti in materia di policy social.

Nel 2018 il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3 James Gunn è stato licenziato per via di alcuni vecchi tweet. Significa che gli studios faranno da "polizia dei social" prima di assumere qualcuno?

Direi di no. Non penso che facciamo controlli particolarmente estesi e approfonditi nel background di una persona per vedere cos'ha detto. E mi dispiace per alcune delle persone che sono rimaste intrappolate in questo meccanismo. Ma altre volte penso "Wow, quello che dicono è così oltraggioso che non possono non aver pensato alle possibili ripercussioni". Il mondo di oggi è estremamente aperto ed è una cosa di cui tenere conto. L'avvertimento è: bisogna fare attenzione.

Lo scorso luglio, dopo l'allontanamento di Gunn, Horn aveva diramato la seguente nota ufficiale:

L’attitudine e le affermazioni estremamente offensive scoperte nel feed Twitter di James sono indifendibili e non allineate con i valori del nostro studio per cui abbiamo interrotto i nostri rapporti d’affari con lui.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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