Addio a Vittorio Coliva, disegnatore di Kriminal e Satanik

Ci ha lasciati Vittorio Coliva, artista poliedrico noto per le sue collaborazioni su Kriminal e Satanik

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Un altro triste annuncio fa seguito a quello dato poche ore fa, riguardante Vincino: lo scorso venerdì 17 agosto ci ha lasciati all'età di ottant'anni Vittorio Coliva.

Nato a Milano il 30 settembre 1937, dopo aver frequentato l'Accademia di Brera e la scuola di disegno del Castello Sforzesco, entrò nello studio di Roy D'Amy, dove lavorò al fianco di autori quali Giorgio De Gaspari, Aldo Di Gennaro, Sergio Tuis e Giovanni Ticci.

Nella sua lunga carriera ha collaborato con innumerevoli riviste, tra cui Il Monello e L'Intrepido, e con svariati editori, come Audace, disegnando storie in appendice a Tex scritte da Gianluigi Bonelli, mentre attraverso una lunga collaborazione con Franco Bignotti ha firmato le matite di Un ragazzo nel Far West, prima serie sceneggiata da Sergio Bonelli.

Disegnatore poliedrico ed eclettico, capace di prestarsi ai generi più differenti, dall'umoristico a quello erotico, dal noir al western, ha dato il meglio di sé su alcuni dei titoli più famosi dell'Editoriale Corno, come KriminalSatanikMaschera Nera e Zorak. L'ultimo suo impegno fumettistico è stato per Edizioni If, di Gianni Bono, per poi dedicarsi al disegno di rebus e a illustrazioni per riviste di enigmistica.

La redazione di BadComics.it si stringe ai suoi cari in questo momento di dolore.

Fonti: Il Giorno | Sergio Bonelli Editore

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