Adam Driver mette in relazione Kylo Ren e Padre Francisco Garupe in Silence di Martin Scorsese

Nel New Yorker, Adam Driver ha parlato di Kylo Ren e del suo approccio alla fede, mettendolo in relazione alla parte di Padre Garupe in Silence

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Sono tante le domande che aleggiano intorno a Star Wars: L’Ascesa di Skywalker e, fra queste, troviamo sicuramente quella relativa al futuro dell'ormai iconico personaggio di Adam Driver, Kylo Ren.

Il suo percorso porterà alla redenzione oppure proseguirà verso una direzione opposta al concetto poc'anzi espresso?

Fra qualche settimana avremo la possibilità di scoprirlo, nel momento in cui, in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ritroveremo Adam Driver e il suo Kylo Ren, Daisy Ridley e la sua Rey e tutti i personaggi vecchi e nuovi di quest'amatissima saga.

Intanto l'attore, in un corposo profilo dedicatogli dal New Yorker, Adam Driver ha avuto modo di parlare, brevemente, del suo personaggio mettendolo in qualche modo in relazione a Padre Francisco Garupe, il gesuita portoghese che ha interpretato in Silence, il film che Martin Scorsese ha diretto prima di trovare l'ingente budget necessario alla produzione di The Irishman.

In un estratto possiamo leggere:

Lo scontro fra Fede e Apostasia si è intrecciato nei suoi ruoli. In Silence ha basato il suo personaggio, Padre Garupe, su San Pietro: "È l'unico che si pone delle domande, fattore che trovo estremamente sano" [...] Garupe in quella vicenda è davvero devoto, ma poi, a un certo punto, realizza 'Ma questa roba è una gigantesca stro**ata!' Ed è quello che provo io stesso con la religione o la recitazione o il matrimonio o con l'essere genitore. Sono costantemente divorato dai dubbi a prescindere da quello che riesco a ottenere" [...]. Descrive il suo Kylo Ren come "il figlio di questi due fanatici religiosi" - intendendo Leia e Han Solo - "che può essere concepito come una persona del tutto dedicata a questa religione che mette sopra a ogni altra cosa".

Ovviamente, l'analogia sta nel fatto che tanto Leia quanto Han seguono la "religione laica" della Causa Ribelle e della Nuova Repubblica, un aspetto con cui Ben Solo non è mai riusciti a entrare pienamente in sintonia, tanto da farlo sentire isolato e cadere vittima del Lato oscuro.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker sarà al cinema il 18 dicembre 2019.

Nel cast torneranno Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.

Nuovi membri del cast saranno Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film uscirà a dicembre 2019. Alla produzione Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, mentre alla produzione esecutiva vi saranno Callum Greene e Jason McGatlin. Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter e Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumista), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (VFX), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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