Abigail, i 5 film con protagonisti dei bambini inquietanti da vedere assolutamente

In occasione dell'uscita di Abigail, scopriamo insieme i 5 film con protagonisti dei bambini inquietanti da vedere assolutamente

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L’idea che sta alla base di Abigail, il nuovo film diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, è tanto semplice quanto geniale. Prendere un gruppo di malviventi e metterli in un luogo misterioso, all’interno del quale verranno braccati da una mostruosa entità e, per questo, dovranno cercare di sopravvivere. Ma di quale entità si sta parlando? Semplice: di quell’Abigail che dà il nome al titolo, ovvero una bambina apparentemente timida e indifesa, ma che si rivela presto essere una vampira assetata di sangue e di carne umana. Come vi dicevamo: un’idea tanto semplice quanto geniale.

I registi, noti negli ultimi anni per aver lavorato a "Finché morte non ci separi" e agli ultimi due Scream, non sono certi gli ultimi arrivati nel campo del genere horror. Un genere che ormai hanno dimostrato di conoscere molto bene, aggiungendoci anche quel pizzico di mistero e umorismo che rendono le loro opere interessanti per un pubblico più vasto. Ancora una volta siamo di fronte a una pellicola dai risvolti interessanti, n un concept per certi versi simile ad altri film usciti in passato. Prendere un bambino, di base considerato sinonimo di purezza e di innocenza, e renderlo il mostro della situazione, infatti, è una mossa che abbiamo già visto e che la maggior parte delle volte ha già funzionato.

In occasione dell’uscita al cinema di Abigail, abbiamo quindi deciso di raccogliere cinque film che ruotano attorno a questi bambini inquietanti che vi consigliamo di recuperare nei prossimi giorni. Film in alcuni casi molto famosi, ma che altre volte sono passati ingiustamente in sordina. Siete pronti per tuffarvi in questo viaggio nell'orrore insieme a noi?

L’ESORCISTA

Partiamo da uno dei capisaldi del genere horror: L’esorcista. Film del 1973 diretto da William Friedkin, questa celeberrima pellicola ci racconta la storia della giovane Regan MacNeil, posseduta dal demone assiro Pazuzu e del conseguente esorcismo da parte di padre Damien Karras. Una storia carica di tensione, che finisce non solo per spaventare lo spettatore, ma anche per farlo riflettere sul contrasto tra bene e male, sulla Chiesa e, più in generale, sui rapporti umani. Un’opera che ha ottenuto un riscontro estremamente positivo sia da parte del pubblico che da quella della critica, vincendo persino due premi Oscar (Miglior sceneggiatura non originale e Miglior sonoro) e quattro Golden Globe.

Ammettiamolo: quando si pensa a bambini demoniaci, è impossibile non pensare alla trasformazione e alla corruzione della giovane Regan, interpretata da una bravissima Linda Blair. Siamo di fronte a un’icona del genere horror, memorabile anche a distanza di cinquant’anni. Una piccola nota allegra legata a questa interpretazione: Linda Blair è stata la protagonista del film “Riposseduta”, commedia del 1990 nella quale interpreta una donna che, a distanza di anni, viene nuovamente posseduta dal demonio. Impossible non amare l’autoironia dell’attrice statunitense.

THE RING

Scritto nel 1991, Ring è un romanzo horror uscito dalla penna di Koji Suzuki e diventato famoso in tutto il mondo all’inizio degli anni Duemila. Nonostante l’ottimo adattamento cinematografico giapponese del 1998, infatti, è con la trasposizione americana diretta da Gore Verbinski che la leggenda della videocassetta che uccide ha fatto il giro del globo. La trama è molto semplice: la giornalista Rachel Keller si imbatte in una VHS maledetta. Chiunque la guardi, infatti, riceve una chiamata dal demone Samara, che annuncia alla vittima di avere solamente sette giorni di vita. Rachel decide quindi di indagare sulla leggenda metropolitana, trovandosi suo malgrado coinvolta nella vicenda.

Anche in questo caso, Samara è diventata una vera e propria icona del genere horror, tornando a farsi vedere in ben due sequel. La bambina demoniaca è ispirata alla sua controparte giapponese Sadako Yamamura e ne condivide alcune caratteristiche fisiche: pelle diafana, lunghi capelli neri sul volto e un vestito bianco spesso bagnato, per ricordare i tragici eventi che la coinvolgono. Per chi ama gli horror, ma non disdegna un po’ di sano trash, segnaliamo che esiste un film chiamato “La battaglia dei demoni” che vede Sadako scontrarsi con Kayako, creatura del folklore nipponico protagonista della serie Ju-on (The Grudge).

ORPHAN

Quando si pensa a bambini inquietanti, la giovane Esther Albright è una delle prime ragazze che vengono in mente. In Orphan, film horror del 2009 diretto da Jaume Collet-Serra, Esther è una bambina russa di nove anni che viene adottata in seguito alla morte della sua famiglia in un tragico incendio. I suoi nuovi genitori, Kate e John, si affezionano rapidamente a lei, ma quando i suoi atteggiamenti “bizzarri” sembrano infastidire i due adulti, qualcosa nel loro rapporto di spezza. Qualcosa di inconciliabile e che rischia di rivelare al mondo intero l’oscuro segreto di Esther.

Orphan è una pellicola molto strana, che sembra andare in una direzione, ma che riesce poi a sorprendere lo spettatore con un colpo di scena ben piazzato. Per questo motivo, nel caso non abbiate ancora visto il film, vi sconsigliamo di approfondire la questione nel web. Recuperate la pellicola in prima persona e godetevi la storia di Esther Albright. Proprio come in Abigail, infatti, anche in Orphan troviamo una bambina molto particolare, che vanta una caratteristica unica e in grado di renderla molto pericolosa. A dare il volto a Esther troviamo la bravissima Isabelle Fuhrman, divenuta famosa poi per il ruolo di Clove in Hunger Games e di Izzy nell’horror Dark Hall. L’attrice ha poi ripreso il ruolo di Esther anche in Orphan: First Kill, prequel uscito nel 2022 e pubblicato nel nostro Paese direttamente in home-video.

IL RESPIRO DEL DIAVOLO

Film del 2007 diretto da Stewart Hendler, Il respiro del diavolo è una pellicola horror con diversi parallelismo con Abigail. Parallelismi che partono sin dal concept iniziale. La trama vede l’ex criminale Max Truemont (Josh Holloway) ricadere nelle brutte abitudini in seguito all’ennesimo rifiuto di prestito da parte della banca. Spinto dal suo vecchio amico Sydney (Michael Rooker) a rimettersi in gioco, Max e un gruppo di altri malviventi decidono di rapire David Sandborn, un bambino di otto anni appartenente a una ricca famiglia. Quello che non sanno, però, è che David non è un bambino come gli altri e che presenta un lato oscuro a dir poco inquietante.

Nonostante non sia un vampiro, David assomiglia per certi versi ad Abigail, dimostrandosi più pericoloso di quanto non lo siano i suoi rapitori. Come accennato in apertura, ci troviamo di fronte a un film che dimostra di avere gli stessi obiettivi della pellicola diretta da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. Allo stesso tempo, però, Il respiro del diavolo è un’opera che si prende molto più sul serio, relegandosi in toto al genere horror. Il nostro consiglio è quello di recuperare questo film proprio per poterlo paragonare con Abigail. Un confronto che dimostra quanto siano stati bravi i registi di “Finché morte non ci separi” a evitare di essere ridondanti, dando così vita a qualcosa di nuovo.

L’INNOCENZA DEL DIAVOLO

Chiudiamo con una vera chicca: L’innocenza del diavolo. Pellicola diretta da Joseph Ruben nel 1993, la trama vede il giovane Mark Evans lasciato dagli zii in seguito alla morte della madre e a un viaggio di lavoro del padre. Qui il ragazzo incontra Henry, suo cugino. Nonostante il suo fare amichevole, Henry sembra però nascondere un segreto. Una sorta di anima malvagia, celata in profondità e che, talvolta, emerge in modi estremamente pericolosi per le persone che gli stanno intorno.

L’innocenza del diavolo non sarà forse un film dalla sceneggiatura unica e irripetibile, ma vanta senza dubbio un cast scelto con grande cura. Mark ha infatti il volto di Elijah Wood (Il Signore degli Anelli), mentre il ruolo del cattivo tocca a Macaulay Culkin, all’epoca fresco del successo di “Mamma, ho perso l’aereo”. Questa pellicola è l’ennesima prova della bravura di questi due attori, ma soprattutto della versatilità di Culkin, in grado di ispirare simpatia e suscitare paura con la medesima espressione.

E voi cosa ne pensate? Avete già recuperato questi film? Pensate di andare al cinema a vedere Abigail? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i canali social di BadTaste (TikTok incluso).

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