Aaron Sorkin si scusa per gli errori commessi con "The Newsroom"

Lo sceneggiatore Aaron Sorkin ammette gli errori compiuti con le prime due stagioni della serie The Newsroom

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Aaron Sorkin, durante il Tribeca Film Festival, ha voluto chiedere scusa al pubblico per gli errori compiuti con The Newsroom.

Sorkin ha infatti voluto sottolineare che pensa di aver iniziato la serie con il piede sbagliato e ci sia stato un terribile fraintendimento perché non ha voluto ambientare la serie nel passato recente per mostrare ai professionisti come avrebbero dovuto lavorare. Aaron ha invece ribadito che la scelta temporale è stata presa perché non voleva parlare di notizie false e sarebbe stato strano creare un mondo diverso da quello in cui stiamo vivendo, oltre al fatto che poter permettere al pubblico di saperne più dei protagonisti avrebbe dato vita a delle dinamiche favolose.

Lo sceneggiatore ha dichiarato:

“Non stavo cercando e non sono in grado di insegnare a un giornalista professionista una lezione. Quello non era il mio scopo e non è mai il mio obiettivo quello di insegnare una lezione o provare a persuadervi di qualcosa. Amo scrivere in modo romantico e idealistico. Cerco di bilanciare quello con abbastanza realismo in modo da far sembrare qualsiasi ideale romantico presente in qualche modo raggiungibile. Non è un cartone. Non è animato. Non è coinvolta alcuna magia. Potrebbero veramente fare quello. Quindi c'è un tipo di realizzazione dei desideri. Queste sono persone che stanno cercando di fare notizia bene quando le forze del mercato vanno contro di loro”.

Aaron Sorkin è però andato oltre nella sua scusa spiegando:

“Non sono diventato un esperto in nulla. Non sono sofisticato quando si parla di politica o di giornalismo. Non sono intelligente come i personaggi o, come potete vedere, altrettanto eloquente. Voglio che sia chiaro. Non so nulla”.

Lo sceneggiatore, dopo una domanda del suo collega Jon Favreau, ha rivelato che è in grado di evitare di inserire nel suo lavoro cose scritte male ma con la televisione diventa difficile a causa della programmazione è più veloce a causa delle date stabilite per la messa in onda sullo schermo:

“Con tutto, da Sports Night a The West Wing, Studio 60, e The Newsroom, abbiamo girato le mie prime bozze e bisogna accettarlo: "Ci sono cose scritte male lì fuori. Ora, dovevamo farlo. Questo è quello per cui hai firmato il contratto e dovevamo farlo". E' una specie di unità M*A*S*H. Volevamo solo fermare l'emorragia qui. Alcune settimane è così nelle serie televisive. Fare il meglio possibile nel tempo in cui devi, ma non c'è un singolo episodio televisivo che io abbia scritto e non desideri ritornare indietro e rifarlo”.

La terza stagione di The Newsroom sarà l'ultima e questo si è rivelato un aspetto positivo per il lavoro di Sorkin:

“Penso che solo ora sto iniziando a imparare come scriverlo. Sono molto orgoglioso di The Newsroom. Ho amato il tempo trascorso lavorando con le persone con cui ho collaborato, ma c'è una curva di apprendimento e, sfortunatamente, quelle lezioni sono apprese di fronte a qualche milione di spettatori. Ripeto, è quello per cui si è firmato”.

Aaron ha concluso esprimendo il suo desiderio irrealizzabile di poter tornare indietro e sistemare gli errori ma ha aggiunto di essere molto felice di come sta procedendo la terza stagione.

L'intervento durante il Tribeca Film Festival:

Fonte: EW

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