I 75 anni di Lois Lane: la TV perde un'altra occasione
La TV ha perso un'altra occasione di sfruttare un evento legato ai fumetti, i 75 anni della nascita del personaggio di Lois Lane, per fare la cosa più ovvia: parlare di fumetto.
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Nell'edizione di domenica scorsa del TG1, si sono voluti ricordare i 75 anni di vita editoriale di Lois Lane, una delle figure femminili più amate dai lettori di comics di tutto il mondo. Il pezzo ha tracciato sommariamente la storia del personaggio creato da Jerry Siegel e Joe Shuster e ha citato l'albo commemorativo dell'anniversario, il one-shot Superman: Lois Lane #1, uscito negli States il 26 febbraio scorso.
Ancora una volta purtroppo, sono emersi il semplicismo, la sommarietà e lo scarso credito con cui tutta la televisione in chiaro, dunque non solo questo servizio e il suo autore, Vincenzo Mollica (accreditato esperto di fumetti), sono soliti riservare alla Nona Arte. Basti ricordare il trattamento che i grandi network del nostro paese serbano ogni anno a un evento della portata di Lucca Comics: silenzio, nel più fortunato dei casi, dabbenaggine nel peggiore, che spesso riduce a una sfilata di cosplayer la fiera di settore più importante d'Italia e, insieme ad Angoulême, d'Europa e che ultimamente ha segnato un afflusso di visitatori superiore alla più reclamizzata kermesse francese o addirittura del titanico San Diego Comic Con.
[caption id="attachment_12299" align="alignleft" width="150"] Lois Lane Girlfrenzy[/caption]
L'albo, come invece erroneamente è stato detto, non decreta affatto il nuovo status di single della bella giornalista, che sin dal reboot di The New 52! del 2011 non ha più avuto un legame sentimentale con Clark Kent (di cui è solo ottima amica); Lois frequenta infatti senza continuità il collega Jonathan Carroll. Non è neppure vero che il già citato one-shot sarebbe la prima storia dopo quarant'anni dedicata all'ex moglie dell'Uomo d'Acciaio; ricordiamo ad esempio il precedente del 1998, Superman: Lois Lane Girlfrenzy, di Barbara Kesel, Amanda Conner e Jimmy Palmiotti o la mini in due albi del 1986, Lois Lane, scritta da Mindy Newell e disegnata da uno straordinario Gray Morrow.
Nessun commento di natura tecnica o artistica di qualche interesse è poi stato riservato all'albo; ad esempio sarebbe stato doveroso citare che nel team creativo, oltre a Marguerite Bennett, Meghan Hetrick e Ig Guara, è presente un'artista italiana: Emanuela Lupacchino. Il soggetto è stato liquidato con “Salverà Metropolis dai mostri”. Si tratta in realtà di un buon racconto, che scava nel rapporto tra Lois e la sorella Lucy attraverso alcune pagine toccanti del passato della loro famiglia. I cosiddetti mostri sono poi semplici esseri umani deviati da un fungo alieno venuto in possesso di alcuni spacciatori e tossicodipendenti che hanno iniziato a diffonderlo per la città come eccitante in grado di dare sensazioni di grande euforia e onnipotenza.
[caption id="attachment_12305" align="alignright" width="150"] Lois Lane #1 - 1986[/caption]
Gaffe e svarioni insomma, che hanno accompagnato un clima di divertita superficialità. D'altra parte sul sito RAI, dov'è tutt'ora visibile il video del servizio, si legge a fianco:
Dopo quarant'anni torna ad avere un fumetto tutto suo Lois Lane la storica fidanzata di Superman soppiantata da Wonderwoman.
"Wonderwoman", questa sconosciuta.