I 5 momenti più divertenti con Ficarra e Picone a Casa Alò

Ecco i cinque momenti più divertenti della nostra intervista di quasi due ore con Ficarra e Picone a Casa Alò!

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“E qua si decide la vita e la morte degli artisti!” Così Ficarra entra a Casa Alò. Non lo vediamo, sullo schermo c’è la cucina deserta, ma sentiamo la voce e già intuiamo che in queste due ore di videointervista ci sarà da divertirsi.

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I nostri ospiti si siedono e, ancora in bianco e nero, Ficarra mette a segno una serie di battute una dietro l’altra. Scherzando, sul socio dice:

Un giorno uscirà un libro sulla vera realtà di chi è Picone, sulla vera personalità di Picone. Io lo chiamo Nick faccia d’angelo. Lui veramente è la persona più cattiva che esista. È veramente spietato, ve lo posso assicurare. Voi lo vedete così e dite: è buono. E lui lì vi frega.

Ma quando Alò chiede a Ficarra qual è la cosa più cattiva che Picone gli abbia mai fatto, è lo stesso Picone a rispondere:

Non mollarlo per trent’anni.

Legati artisticamente dal 1993, il duo comico si racconta, dagli inizi a teatro, passando per Zelig, fino agli ultimi film come L’ora legale e Il primo Natale. Scherza Ficarra:

Praticamente noi abbiamo cominciato quando Messina Denaro è entrato in latitanza. Quindi se hanno acchiappato lui, ora potrebbero acchiappare pure noi.

Verso metà intervista nasce poi, un momento “ricreativo” in cui Ficarra si alza in piedi e si mette a versare il caffè per Jacopo Calleri (il nostro cameraman). Picone, per non essere da meno, prende il cellulare e inquadra col telefono sempre Jacopo, venendo accusato subito di tentare di ingraziarsi il cameraman. Si crea così spontaneamente un siparietto in cui Ficarra esce di scena e resta solo Picone, stuzzicato da Francesco Alò che gli chiede se ha mai pensato alla carriera da solista.

La risposta è no. E se deciderete di recuperare questa videointervista capirete anche voi perché sembra impossibile immaginare l’uno senza l’altro.

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