300: The Battle of Artemisia, Joel Edgerton sarà Temistocle?

L'attore australiano di Warrior e del prequel della Cosa sarebbe in trattative per entrare nel cast dello lo spin-off di 300....

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L'attore australiano Joel Edgerton (Warrior, La Cosa) sarebbe in trattative con la Warner Bros per entrare nel cast di 300: The Battle of Artemisia, lo spin-off di 300 di Zack Snyder, nei panni di Temistocle. A rivelarlo è Vulture che cita una fonte anonima interna alla produzione.

A dirigere la pellicola sarà il regista di origini israeliane Noam Murro, sulla base di uno script realizzato da Zack Snyder e dal suo partner creativo Kurt Johnstad. Attendiamo conferme ufficiali sul coinvolgimento di Joel Edgerton. Eccovi ora un estratto dalla voce di Wikipedia su Temistocle:

Temistocle (Greco antico: Θεμιστοκλῆς; "Gloria della legge", tra il 530 e il 520 a.C. - dopo il 459 a.C.) fu un politico e generale ateniese. Tra i primi politici di spicco nella giovane democrazia di Atene, condusse una politica a favore del popolo, con il supporto delle classi meno abbienti della città e generalmente in contrasto con le famiglie nobili. Eletto Arconte nel 493 a.C., fu l'artefice della potenza navale ateniese, che diventerà la più grande e potente di tutta la Grecia.

Negli anni successivi alla Battaglia di Maratona e durante la Seconda guerra persiana diventò il politico più influente di Atene. Continuò a sostenere la necessità di una grande forza navale e nel 483 a.C. persuase gli ateniesi a costruire una flotta di 200 triremi, che si sarebbe rivelata fondamentale nel successivo conflitto con la Persia. Comandò la flotta ateniese nelle battaglie di Capo Artemisio e di Salamina.

Avversato nel suo programma di avvicinamento ad Argo e sospettato di atteggiamenti tirannici, fu ostracizzato nel 472 o nel 471 a.C. dagli avversari politici Alcmeonidi e Filaidi, più propensi ad appoggiare Cimone, sostenitore dell'alleanza con Sparta. Prese allora dimora ad Argo, da dove cercò, insieme a Pausania, di sollevare nel Peloponneso un moto democratico contro Sparta, procurando così ad Atene il dominio dell'Ellade. Scoperta la sua trama, gli Spartani lo denunciarono per aver tentato un'alleanza con la Persia insieme a Pausania; condannato a morte, fuggì prima in Magna Grecia e più tardi venne accolto dal re di Persia Artaserse. Alla fine trovò dimora a Magnesia, dove morì in date e circostanze sconosciute, secondo molti suicida, pur di non tener fede alle promesse fatte al re persiano.

Sarà Pericle a riabilitare la sua memoria e a riconoscerlo come un eroe della causa ateniese. Come lo definì Plutarco, può essere ritenuto "l'uomo più attivo al raggiungimento della salvezza della Grecia" dalla minaccia persiana. La sua politica navale avrà un impatto a lungo termine su Atene, permettendo ai suoi successori la creazione dell'impero ateniese.

 

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