1997: Fuga da New York, Leigh Whannell non ha aggiornamenti sul remake

Leigh Whannell durante gli impegni stampa di L'Uomo Invisibile ha specificato che non ha nessun aggiornamento sul remake di 1997: Fuga da New York...

Condividi

Il remake di 1997: Fuga da New York, cult diretto nel 1981 da John Carpenter, è destinato a rimanere nel limbo, almeno per il momento.

Ne ha parlato Leigh Whannell durante gli impegni stampa di L'Uomo Invisibile, il film prodotto dalla Universal e dalla Blumhouse la cui uscita italiana inizialmente prevista per il 5 marzo è stata rimandata per via dell'attuale emergenza sanitaria.

Whannell, che era stato incaricato dalla fu 20Th Century Fox di realizzare la sceneggiatura del film, ha specificato che al momento non ci sono particolari aggiornamenti da fare:

Allo stato attuale delle cose, non c'è alcuna novità. È qualcosa di cui abbiamo parlato, ma il treno ha lasciato la stazione prima di essere pronto con i comunicati diramati prima che tutto fosse pronto a partire. Una volta finiti gli impegni per questo film potrò rilassarmi, sedermi in spiaggia da qualche parte e pensare a quello che mi andrà di fare poi. Sono un grande fan di Fuga Da New York, ma non sono davvero sicuro che si tratterà del mio prossimo film. Se fosse in lavorazione te lo direi, ma è qualcosa che è stato messo da parte per il momento.

Qualche giorno fa, sempre dagli impegni stampa per L'Uomo Invisibile, Whannell si era lasciato andare a un po' di fantacasting spiegando che, eventualmente, ingaggiare come protagonista il figlio di Kurt Russell, Wyatt (visto in Overlord), sarebbe una scelta logica:

Ingaggiare Wyatt sarebbe una scelta logica anche per vincere le resistenze dei fan. È divertente perché sono stato  talmente tanto impegnato in questo film [L’Uomo Invisibile, ndr.] che non ho avuto tempo di fare mente locale intorno a quell’altro [...] Parliamo di un’icona come Jena Plissken che fa parte dell’infanzia e dell’adolescenza di un sacco di gente. Gente che ha a cuore questo personaggio. Per cui lo maneggerei con attenzione. Lo accosterei più a una specie di proprietà intellettuale dove non hai quei margini interpretativi che, ad esempio, puoi avere con l’uomo invisibile, dove tutto è più elastico perché è stato maneggiato da un sacco di gente, fra show televisivi, fumetti, mentre con 1997: Fuga da New York parliamo di un film ben specifico e non vuoi fare casini. Vedremo.

Cosa ne pensate? Dite la vostra nello spazio dei commenti!

FONTE: The Wrap

Continua a leggere su BadTaste