Lo Hobbit: Peter Jackson ammette di aver avuto molti problemi durante la produzione
Nei contenuti speciali dell'Edizione Estesa dello Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate, Peter Jackson ammette di non aver avuto la situazione sotto controllo
I tre film hanno incassato quasi tre miliardi di dollari nei cinema di tutto il mondo, hanno raccolto moltissimi consensi ma, in particolare l'ultimo film, anche molti detrattori. In generale la trilogia dello Hobbit ha una considerazione, sia dalla critica che da parte del pubblico, ben diversa rispetto all'acclamata trilogia del Signore degli Anelli.
Per riuscire a rispettare i tempi di inizio delle riprese del blockbuster (un'unica sessione di riprese lunga un anno, più una sessione aggiuntiva per girare nuove scene per il terzo film quando è stato deciso di realizzare una trilogia), Jackson ha dovuto realizzare la pre-produzione in un paio di mesi:
Del Toro aveva lasciato, e io avevo accettato di sostituirlo, ma non potevamo tornare indietro di un anno e mezzo. Non ho avuto l'anno e mezzo di tempo che ha avuto lui per la pre-produzione: il design, la progettazione delle sequenze. E io avevo idee completamente diverse dalle sue per Lo Hobbit. Era impossibile, e il risultato è stato che ho iniziato le riprese senza aver progettato la maggior parte della trilogia.
Vai sul set e ti senti inadeguato, devi dirare delle sequenze enormemente complicate senza avere storyboard, e te li fai fare nelle pause qua e là. [...] Ho passato buona parte della realizzazione dello Hobbit sentendo di non essere realmente alla guida di ciò che stava succedendo [...] Persino dal punto di vista della sceneggiatura, gli script non ci soddisfacevano ancora quando abbiamo iniziato a girare, il che aumentava la pressione enormemente.
La stessa Battaglia delle Cinque Armate è stata costellata da complicazioni:
Ci vennero dati due mesi aggiuntivi nel 2012 per girare la Battaglia delle Cinque Armate. Si avvicinava quel periodo, e io finii per dire ai produttori e ai responsabili dello studio: "Siccome non ho idea di cosa stia facendo ora, visto che non ho storyboard né preproduzione, perché non ci limitiamo semplicemente a finire prima?". Così ho avuto più tempo a disposizione per chiarirmi le idee, avere un po' di calma per avere ispirazione, e iniziare davvero a mettere insieme il film.
Una situazione drammatica che senza dubbio ha avuto i suoi riflessi sullo schermo, o per lo meno fornisce una nuova prospettiva sulle responsabilità che si è preso Peter Jackson nei confronti del progetto: ricordiamo che una produzione come quella dello Hobbit, che ha ricevuto anche sgravi fiscali da parte del governo della Nuova Zelanda, ha dato lavoro a moltissime persone per diversi anni e ha avuto un impatto economico non indifferente sulla regione.
Potete vedere nel video sottostante una raccolta di diversi interventi di Jackson e dei suoi collaboratori presenti nei contenuti speciali dell'Edizione Estesa, riguardanti questa particolare situazione. È decisamente inconsueto che un regista ammetta queste difficoltà negli stessi contenuti speciali dell'edizione home video del suo film, soprattutto quando parliamo di un blockbuster di queste proporzioni:
https://www.youtube.com/watch?v=SQkygZdZ_Vk
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