Spider-Man, David Koepp parla dell'impatto di James Cameron sul film di Raimi

In occasione della promozione di You Should Have Left, David Koepp ha parlato dell'impatto di James Cameron sullo Spider-man di Sam Raimi

Redattore per badtaste.


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In occasione della promozione di You Should Have Left, David Koepp ha parlato dell'impatto di James Cameron sullo Spider-Man di Sam Raimi:

Avevo un mucchio di idee ben precise su come dovesse essere il film, ero stato un fan di Spider-Man da bambino e da adolescente. Eppure il suo trattamento prendeva la cosa seriamente, prendeva Peter sul serio in quanto personaggio e non si prendeva gioco dei film di supereroi in quanto genere. Prima non era stato mai fatto.

Koepp ha poi proseguito:

Era il 2000 o il 2001, stavo scrivendo il film e non c'era stato un bel film di supereroi dal secondo Batman. X-Men doveva ancora uscire... uscì, se non sbaglio, durante le riprese.

Di Cameron Koepp aveva apprezzato il suo trattamento e il suo invito nei confronti dello studio a prendere il film seriamente e anche a impegnarsi con un budget consistente:

[Ho apprezzato tantissimo] il fatto che avesse scritto un trattamento di 85 pagine o giù di lì e che già di per sé fosse particolarmente significativo e che avesse detto allo studio: "No, no, dovete trattarlo come si deve, come un film vero con persone vere".

La versione di Cameron già includeva un cambiamento decisivo rispetto ai fumetti, ovvero i lancia-ragnatele biologici:

C'erano idee davvero ottime nella sua versione. Mi piacciono i lancia-ragnatele biologici, ad alcuni sono piaciuti, ad altri no, ma fu un'idea sua e fui felice di usarla.

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