Martin Scorsese: "Star Wars e Lo Squalo sono cinema, nascono dalla tradizione del film sci-fi post bellico"

In una nuova intervista rilasciata al SFIFF, Martin Scorsese ha spiegato perché Star Wars e Lo Squalo, contrariamente ai film Marvel, sono cinema

Condividi

Martin Scorsese e i blockbuster.

In quella che è ormai diventata una rubrica giornaliera su Scorsese, con l'ovvia complicità dei nostri colleghi d'oltreoceano che sfruttano ogni occasione per continuare, giustamente, a battere il ferro finché è caldo, arrivano ora le nuove, fugaci dichiarazioni del leggendario filmmaker sul concetto di "blockbuster" e di come le pellicole realizzate negli anni '70 dai suoi colleghi Steven Spielberg e George Lucas siano differenti da quelle odierne e, pertanto, definibili come cinema.

The Playlist ha brevemente intercettato l'autore al SFFILM (San Francisco International Film Festival) e al posto di insistere con lui sulla spiegazione di un concetto - i film Marvel non sono cinema - che il regista ha già articolato in svariate altre sedi, gli ha chiesto un commento sui blockbuster degli anni settanta realizzati da Spielberg e Lucas e quelli attuali:

Secondo Martin Scorsese lungometraggi come Lo Squalo e Star Wars sono cinema perché "nascono dalla tradizione del film sci-fi post bellico e, per questo, hanno un posto al cinema".

Qualche giorno fa, dalle pagine del New York Times, con un pezzo intitolato “Ho detto che i film Marvel non sono cinema. Fatemi spiegare“, Martin Scorsese aveva ampliato e contestualizzato maggiormente il discorso, facendo ovviamente riferimento all’industria cinematografica attuale, dominata dai franchise di Hollywood. Potete leggere la nostra traduzione del suo editoriale in questa pagina.

Vi ricordiamo che The Irishman, il nuovo film di Martin Scorsese, sarà in streaming su Netflix a partire dal 27 novembre.

The Irishman di Martin Scorsese, la sinossi!

Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci recitano nel film di Martin Scorsese THE IRISHMAN, una saga epica sul crimine organizzato nell’America del dopoguerra, vista dagli occhi del veterano della Seconda guerra mondiale Frank Sheeran, un imbroglione e sicario che aveva collaborato con le più note personalità del 20° secolo. Coprendo alcuni decenni, il film ripercorre i fatti legati a uno dei misteri irrisolti più famosi della storia americana, la scomparsa del leggendario presidente del sindacato degli autotrasportatori Jimmy Hoffa, offrendo uno spaccato inedito degli angoli nascosti della criminalità organizzata: il suo modo di operare, le rivalità e i collegamenti con la politica.

Continua a leggere su BadTaste