Altro che Zalone, è Bertolucci l'autore italiano più visto di sempre al cinema
Sorrisi e Canzoni e la SIAE hanno stilato la classifica storica del cinema italiano contando le persone e non gli incassi. Ci sono non poche sorprese
Mentre Quo vado? si avvia a battere Avatar e diventare il film dal maggiore incasso di sempre nella classifica Cinetel, la redazione del settimanale Mondadori si è messa al lavoro assieme alla SIAE per fare un conteggio diverso, uno che non abbia a che vedere con l’incasso (dipendente dal costo del biglietto e falsato dall’inflazione) ma che conti le presenze, cioè il numero di persone entrate in sala e non quanto abbiano pagato. Il risultato è tutta un’altra storia.
Nella classifica è evidente una grande presenza di Bud Spencer e Terence Hill, di Sergio Leone, Adriano Celentano e qualche grande autore. Se la prima posizione assoluta è di Guerra e Pace, coproduzione Italia/USA di Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, regia di King Vidor con Vittorio Gassman e Audrey Hepburn, il primo film diretto da un autore italiano è il secondo classificato assoluto, Ultimo tango a Parigi (ma lì ci fu tutta la storia della grande censura, delle scomuniche e via dicendo a fare da traino).
È però significativo quanto nel muovere il pubblico verso la sala abbia influito il rapporto con la Chiesa. Sia un rapporto diretto come quello di Marcellino pane e vino o Don Camillo, sia uno di opposizione come Ultimo tango a Parigi o La dolce vita o ancora Malizia, che pure è in classifica. La morale è evidentemente un terreno che stimola il pubblico come poche altre cose, un valore la cui esigenza di negoziazione e di ridefinizione in quegli anni attirava moltissimo.
Vi riportiamo i primi 10 film, il resto è sul sito di Sorrisi.