Smith & Wesson – La saga completa, la recensione

Smith & Wesson impressiona per la freschezza dei testi e incanta per la modernità della regia

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Smith & Wesson - La saga completa, anteprima 01

Smith & Wesson – La saga completa, curata da Roberto Guarino e Matteo Pollone, è una delle più recenti pubblicazioni di Allagalla e ripropone in bianco e nero e nella sua interezza la serie omonima, composta dalle storie Il bounty killer, La banda dei sudisti, La trappola per Baby Colt, Una miniera d'oro e L'ultima impresa. Il titolo uscì originariamente a colori sul Corriere dei Ragazzi, tra il 1974 e il 1975, e fino a oggi non era mai stato riproposto.

I due protagonisti del vicenda, che si fanno chiamare con gli stessi cognomi dei fondatori della celeberrima azienda statunitense di armi da fuoco, sono nati dalla vulcanica mente di Andrea Mantelli (classe 1946), uno dei grandi nomi del nostro Fumetto.

Il character design dei due pistoleri è invece frutto dello straordinario talento di Mario Uggeri (17 febbraio 1924 – 8 marzo 2004), artista a tutto tondo, eclettico e innovativo, che dopo Smith & Wesson si è esclusivamente dedicato all'illustrazione e alla pittura; l'opera in questione rappresenta dunque il suo lascito alla Nona Arte, un capolavoro di pura sintesi grafica in cui il guizzo elegante e sfuggente del suo pennino viene esaltato da questa edizione in bianco e nero.

Per le fattezze di Smith e Wesson, il disegnatore di Codogno si rifà rispettivamente a Robert Redford e Paul Newman in Butch Cassidy (Butch Cassidy and the Sundance Kid, 1969), pellicola cult di George Roy Hill che ha pesantemente influenzato Mantelli nella genesi di questo western. Smith & Wesson è una storia scanzonata e al tempo stesso graffiante, velata di nostalgia per un genere ormai sul viale del tramonto ma ancora in grado di dire molto se reinterpretato sotto una nuova luce e alimentato da nuove contaminazioni.

"Un gioiello del Fumetto western anni '70 che impressiona per la freschezza dei testi e incanta per la modernità della regia."Smith & Wesson è sulla frequenza di travolgenti serie televisive degli anni '70 come Attenti a quei due (The Persuaders!, 1970/1971) e Starsky & Hutch (1975 – 1979). Il soggetto è giocato sulla profonda diversità che c'è tra i due personaggi principali, non solo da un punto di vista estetico ma anche caratteriale. Il legame che li unisce è un confine labile tra amicizia e rivalità, fiducia e opportunismo. Entrambi sono un classico esempio di simpatiche canaglie e irresistibili antieroi. Smith è il cervello del gruppo, eccezionale commediante e improvvisatore; la sua massima aspirazione è quella di diventare ricco in maniere semplice e veloce. È lui l'ideatore di tutte le truffe della coppia, le quali vengono puntualmente scoperte, mettendola in guai seri. Wesson non è uno stinco di santo, ma ha un suo preciso codice morale, nonostante spesso ecceda nei suoi slanci da giustiziere; viene perennemente braccato da Vance (palesemente basato sulle fattezze dell'attore Jack Palance) un cacciatore di taglie che ha un conto aperto con lui, ma ogni volta che il bounty killer lo incontra, decide di risparmiarlo.

Smith & Wesson non può che essere una scoperta (o una riscoperta) entusiasmante, una lettura gustosa e appagante che lascia con la fame di ulteriori storie. Non possiamo che applaudire Allagalla per averci restituito questo titolo: un gioiello del Fumetto western anni 70 che impressiona per la freschezza dei testi e incanta per la modernità della regia.

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