Amants, la recensione | Venezia 77

La recensione di Amants, il film diretto da Nicole Garcia in concorso alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

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Nicole Garcia presenta, in concorso, alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il suo nuovo film Amants (Lovers), un noir in tre atti con protagonisti Pierre Niney, Stacy Martin e Benoît Magimel che scivola purtroppo in situazioni e personaggi all'insegna degli stereotipi.

Al centro degli eventi c'è la coppia composta da Lisa e Simon che si conoscono da tempo e sono legati da un profondo legame. A dividerli improvvisamente è una tragedia che stravolge la loro vita, portando il giovane a fuggire dai suoi crimini e la ragazza a dover faticosamente ricostruirsi una vita andata in mille pezzi. Tre anni dopo Lisa si è sposata con il ricco Leo, mentre il suo ex lavora in un lussuoso albergo situato su un'isola dell'Oceano Indiano dove si incontrano nuovamente, dando il via a una catena di eventi dalle conseguenze drammatiche e mortali.

La sceneggiatura firmata da Jacques Fieschi e Nicole Garcia, suddivide la storia in tre parti che cercano di approfondire ognuno dei personaggi mostrando di volta in volta il racconto attraverso le varie prospettive. Il risultato finale è però al di sotto delle aspettative a causa di un racconto che ben presto si rifugia in schemi narrativi e rappresentazioni umane già viste innumerevoli volte sul piccolo e grande schermo, senza trovare un approccio originale all'ormai consueto triangolo sentimentale a sfumature noir e drammatiche.
Il trio composto da Niney, Martin e Magimel può quindi fare poco con battute e situazioni senza spessore, alla costante ricerca di una passionalità che rimane solo sulla carta e appare invece fredda e distaccata persino nell'affrontare tematiche complesse ed emotive come il desiderio di adottare un figlio, ridotto a un semplice modo per "riempire" una vita, e l'insoddisfazione personale. Lo spettatore si ritrova così ad assistere a una tragedia annunciata fin dalle prime battute senza venir mai coinvolto emotivamente da amori le cui origini non sono quasi spiegabili, menzogne reciproche e solitudini che rendono costantemente insoddisfatti e alla ricerca di qualcosa apparentemente impossibile da raggiungere.

Nonostante le suggestive location in cui sono ambientati i tre atti, ognuna in grado di rappresentare la personalità dei protagonisti e valorizzata dalla fotografia ricca di sfumature e luminosità firmata da Christophe Beaucarne, Nicole Garcia non solleva il materiale a propria disposizione, rendendo Amants un film poco incisivo e, purtroppo, facilmente dimenticabile.

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