La Disney cambia rotta?
Ha destato sensazione la notizia che la celebre major non sarebbe intenzionata a produrre il sequel di Ricatto d'amore, uno dei maggiori profitti del 2009. La ragione? In futuro, si punterà sul marchio e non più sulle star. Una rivoluzione?
Rubrica a cura di ColinMckenzie
La ragione di questo apparente controsenso? Un cambio di strategia totale da parte della Disney e del suo responsabile Robert Iger, che punterebbe a due tipi di film. I prodotti da circa 150 milioni di dollari di budget, pieni di CGI ma soprattutto dalle grandi possibilità collaterali grazie al merchandising (quindi prodotti Pixar e Marvel, comunque titoli che forniscano tante vie di reddito, comprese le attrazioni nei parchi di divertimento). O le pellicole non superiori ai 30 milioni di dollari con giovani (e poco costosi) talenti, in grado nel caso migliore di generare bei profitti e nel caso peggiore di non perdere pressoché nulla.
Alla fine, mi viene da pensare che forse nel caso specifico si sia impegnati in una trattativa per non cedere troppo potere e soldi alla Bullock, ma che sarebbe stupido rinunciare a un progetto così promettente. Piuttosto, in generale mi chiedo: il mondo del cinema potrebbe vivere una rivoluzione? Goldstein non ne è convinto (soprattutto sull'idea di eliminare i rischi nella produzione cinematografica), ma personalmente mi domando se ci sono ancora star che garantiscono sempre dei successi. A parte Will Smith, in grado di far ottenere anche a una pellicola massacrata come Sette anime 168 milioni di dollari, io non ne vedo....