Contestato, boicottato e oscurato in Cina, un documentario della HBO parla delle vittime del terremoto del 2008 e domenica potrebbe vincere l'Oscar. Noi ve lo mostriamo...
Qualche giorno fa, vi avevamo parlato di China's Unnatural Disaster: The Tears of Sichuan Province, un prodotto della HBO che è tra i candidati all'Oscar (tra i documentari corti). Si tratta di una storia che fa indignare, perché analizza il dolore dei genitori della provincia di Sichuan, che il 12 maggio del 2008, in seguito a un grave terremoto (che complessivamente ha provocato 70.000 morti), hanno perso i loro bambini, schiacciati dalle macerie di scuole costruite in maniera non conforme agli standard di sicurezza.
Fin dal titolo ("Il disastro innaturale cinese") è chiaro come questo prodotto sia un atto di sfida verso le autorità. Così, si alternano momenti di pura commozione (bellissima l'immagine della bambina all'inizio, che piange vedendo la sua scuola e ricordando gli amici) e poi il confronto con le autorità, che fanno di tutto per nascondere la verità e soprattutto le loro responsabilità. Avvertiamo così il senso di spaesamento nei confronti dei leader locali, ben poco interessati a questi problemi, ma soprattutto la disperazione di chi non sa cosa fare per ottenere giustizia.
Va detto che il documentario è decisamente didascalico e non molto variegato nei suoi circa 35 minuti di durata. La cosa migliore è probabilmente il modo in cui vengono seguiti (senza enfasi ed eccessivi interventi da parte dei realizzatori) i protagonisti di questa vicenda, che, come ci ricordano le didascalie alla fine, vengono accusati di mancanza di patriottismo da parte di autorità che non hanno emesso un comunicato ufficiale sulle colpe della vicenda e non hanno incriminato nessuno per queste morti che si potevano evitare. Inoltre, il governo ha cercato di comprare il silenzio delle famiglie con offerte importanti di risarcimento, mentre chi ha tentato le vie legali si è visto archiviare la denuncia.
Per chi volesse scoprire da solo questo lavoro, è disponibile su YouTube e ve lo proponiamo nei cinque filmati in cui è diviso: