[AGGIORNATO] ]Report - I motivi dietro al crowdfunding di Shadow of the Eternals

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Ecco perché Precursor Games non ha usato le piattaforme di raccolta fondi classiche...

Polygon riporta, in un articolo molto dettagliato, alcuni dei motivi per cui Precursor Games non ha voluto usare Kickstarter o piattaforme simili per la raccolta fondi di Shadow of the Eternals.

Gli sviluppatori, infatti, stanno chiedendo "donazioni", non finanziamenti, dunque - dal punto di vista legale - sono liberi di utilizzare i soldi come meglio preferiscono, anche qualora il progetto non venisse completato. Tutte le piattaforme di crowdfunding, infatti, hanno fra le loro clausole d'uso il vincolo a completare il progetto proposto e prevedono che, qualora non fosse raggiunta la somma richiesta, i soldi vengano restituiti alle controparti.

Nel caso di Shadow of the Eternals, non funzionerà così. Leggendo a fondo i termini e condizioni presenti sul sito, si nota come Precursor non sia in alcun modo vincolata ad usare i soldi per lo sviluppo del titolo.

Le cose sono rese ancora più opace (e complesse) dal fatto che buona parte degli ex sviluppatori di Silicon Knights lavorino in Precursor Games, anche se lo studio ha dichiarato che il management amministrativo dell'azienda è del tutto diverso.

Secondo alcuni, Precursor Games è solo una società di facciata, utile per coprire i debiti di SK senza, tuttavia, prendersi i costi e le responsabilità di un vero e proprio fallimento.

Al momento l'azienda ha negato tutto, ma ovviamente vi terremo aggiornati.

AGGIORNAMENTO: Joystiq segnala che Precursor ha aperto anche una pagina di finanziamento su Kickstarter ponendo come target di finanziamento 1,35 milioni di dollari. Al momento non è chiaro se le due campagne si sommeranno o se sono da intendersi come sostituibili, tuttavia Precursor ha dichiarato che la maggior parte del denaro sarà usata per lo sviluppo dell'engine grafico, dato il lavoro sui singoli episodi del gioco (saranno 12 in totale) dovrebbe risultare abbastanza veloce.

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