Il sequel di Una notte da leoni in 3D?

Il sequel di Una notte da leoni entrerà ufficialmente in produzione a novembre, e intanto il regista Todd Phillips spiega di voler realizzare il film... in stereoscopia 3D!

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Fonte: marketsaw

Il regista Todd Phillips è ormai da tempo al lavoro sul sequel di Una notte da leoni, dopo che il primo film incassò la bellezza di 467 milioni di dollari rivelandosi la sorpresa del boxoffice 2009. Ora che il nuovo script è ormai completo al 75%, il regista ha rivelato che le riprese inizieranno a fine novembre 2010, rendendo così molto improbabile l'ipotesi di una release estiva nel 2011.

Come già si era detto in passato, Phillips ha anche confermato che i protagonisti del film originale faranno ritorno e che il sequel non sarà ambientato a Las Vegas, ma si è invece rifiutato di chiarire i rumour secondo cui potrebbe essere ambientato a Miami.
La notizia più interessante però è che il film sarà probabilmente girato in stereoscopia 3D, un aspetto davvero curioso dal momento che si tratta di una commedia, se consideriamo che in passato questa tecnologia è stata riservata solo a film d'azione, horror o di animazione.

Phillips si è detto d'accordo con chi sostiene che molto presto tutti i film saranno in 3D, paragonando questa affermazione a quella -ben più antica- "molto presto tutti i film saranno a colori". Dopotutto, il regista spiega che James Cameron ha dimostrato al mondo che 3D non significa essere colpiti negli occhi con le immagini, ma al contrario essere trascinati dentro il film.
Perchè, quindi, la stereoscopia non potrebbe essere usata per una commedia? Phillips ha addirittura esposto questa eventualità a Cameron, perchè ritiene che il sequel di Una notte da leoni sarebbe perfetto in 3D, ma ci sono ancora un po' di problemi con la mobilità delle macchine da presa.

Il film potrebbe quindi diventare la prima commedia girata in 3D, e sebbene l'utilizzo di questa tecnologia possa sembrare in un caso simile un po' pretestuoso, sicuramente sono molti gli espedienti che si possono utilizzare per coinvolgere maggiormente lo spettatore nella storia, e magari farlo divertire di più.

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