First They Killed My Father: Angelina Jolie mangia tarantole e scorpioni con i figli in una intervista in Cambogia!

In Cambogia per la premiére del suo nuovo film First They Killed My Father, Angelina Jolie mostra come mangiare tarantole e scorpioni...

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In questi giorni Angelina Jolie si trova in Cambogia per promuovere il suo nuovo film First They Killed My Father, in uscita su Netflix più avanti quest'anno e incentrato sulla storia vera del genocidio dei Khmer Rossi raccontata attraverso gli occhi di un bambino.

In una intervista esclusiva sulla BBC, l'attrice e regista ha parlato del film, di politica e, ovviamente, anche della sua recente separazione. La prima volta che visitò la Cambogia fu per le riprese di Lara Croft: Tom Raider, "mi innamorai di questo posto e della sua gente, e imparari la sua storia, rendendomi conto di quanto poco conoscessi il mondo. Questo paese ha rappresentato un risveglio per me, e sarò sempre grata per questo. Non penso che riuscirò mai a restituire abbastanza a questo paese". Nel corso degli anni lei e Brad Pitt hanno anche adottato un bambino cambogiano, Maddox. Gli altri figli della coppia compaiono in uno dei momenti più memorabili della videointervista, quando cioè la Jolie mostra come si mangiano scorpioni e tarantole. "Si inizia con i grilli. Grilli e una birra, e poi si passa alle tarantole," spiega l'attrice mentre rimuove le zanne di una tarantola con le dita preparandosi a cucinarla.

Potete vedere il video qui sotto!

"Questa guerra è avvenuta quarant'anni fa, e penso che non sia stata abbastanza compresa, penso che non si sia capito veramente cosa è successo a queste persone," continua la Jolie. "Spero che il mio film aiuti a far sentire maggiormente la voce di questo paese, perché molti sopravvissuti hanno preferito non raccontare ai figli ciò che era avvenuto".

Il film è stato diretto in lingua Khmer, ed è stato presentato in anteprima mondiale sabato nel tempio Angkor nel complesso di Siem Reap, dove venne girato parzialmente Tomb Raider.

First They Killed My Father è basato sul romanzo omonimo di Loung Ung, che aveva cinque anni quando la sua famiglia fu costretta a lasciare la capitale Phnom Penh dai Khmer Rossi, un regime che guidò il paese tra il 1975 e il 1979 sotto Pol Pot. Si stima che un quarto della popolazione (circa 2 milioni di persone) morì a causa della fame e del genocidio.

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