[E3 2013] #BADE3: La conferenza Ubisoft, il commento

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Ecco il nostro commento a quello che abbiamo visto durante la conferenza pre-E3 di Ubisoft...

Considerate le buone prove di Microsoft, Sony ed Electronic Arts, la conferenza E3 di Ubisoft si è rivelata oggettivamente sottotono rispetto alla concorrenza. Quantomeno, il motivo non è apparso legato alla mancanza di titoli, semmai alla scelta di non mostrarne molti dal vivo. Le sequenze di gameplay sono un elemento estremamente importante di ogni conferenza, in quanto rappresentano un vero contenuto esclusivo, sia per la stampa presente dal vivo, sia per il pubblico da casa. Di trailer, soprattutto in CG, se ne vedono in abbondanza ogni giorno dell'anno, mentre una sessione giocata dal vivo ha un valore intrinseco senza dubbio superiore.

Dopo una breve apertura, tiepida, dedicata al simulatore di chitarra Rocksmith, la conferenza ha preso il via con Splinter Cell Blacklist, in uscita tra circa due mesi. Un lungo trailer ha mostrato nuovamente sequenze di gameplay già note, con enfasi sulle molte location interessate dalla modalità storia, e sulla modalità multigiocatore Spie contro Mercenari. In questo caso, come in molti dei successivi, ci saremmo aspettati un nuovo livello giocato dal vivo sul palco, ma non è andata così. Terminato il breve trailer, si è passati immediatamente ad altrettanti video di presentazione di altri titoli noti del publisher francese, ossia Rayman Legends, South Park The Stick of Truth e il free to play Mighty Quest for Epic Loot.

 

 

È arrivato poi il momento degli annunci, introdotti da un breve intervento di Iyves Guillemot, CEO e cofondatore di Ubisoft, in persona. Il primo annuncio a sorpresa ha riguardato The Crew, gioco di guida arcade di prossima generazione. I dettagli forniti durante la demo giocata hanno riguardato la natura online e condivisa dell'esperienza, che è stata definita come un vero e proprio mondo persistente online, creato con l’intenzione di eliminare le barriere tra online, cooperativa e singolo giocatore. Una formula a dire il vero piuttosto familiare, dato che si tratta dello stesso mantra ripetuto da Electronic Arts relativamente all’annuncio di Need for Speed: Rivals, dal quale The Crew sembra riprendere anche la tematica degli scontri tra polizia e fuorilegge. Quanto ai punti di distinzione invece, persistenza del mondo online a parte, il racing di Ubisoft presenta un interessante sistema di personalizzazione dei veicoli, che permetterà al giocatore di smontarli letteralmente “pezzo per pezzo” e riassemblarli (il tutto anche da tablet, tramite un’apposita app). L’altro elemento di distinzione è l’ambientazione prettamente urbana, che vede un gran numero di città americane riprodotte e in larga parte esplorabili, tra cui Miami, New York e un tratto dello stato del Nevada. A parte questo, considerata anche la grafica tutt’altro che rivoluzionaria, The Crew ha raccolto consensi piuttosto tiepidi. Non si tratta certo di una produzione da scartare a priori, ma la presentazione dedicatagli non è stata in grado di accendere interessi che andassero al di là del minimo sindacale.

Purtroppo, anche Watch Dogs non è stato oggetto di una presentazione particolarmente interessante. Il free roaming cyberpunk, che vede il protagonista Aiden aggirarsi per una Boston del futuro e, grazie al suo smartphone “potenziato” artigianalmente, prendere il controllo di qualunque dispositivo, si è mostrato in forma di trailer, senza dunque suscitare grande entusiasmo nel pubblico.

 

 

Just Dance e lo show TV di Rabbids si sono affacciati rapidamente sul grande schermo, per poi lasciare il passo a Assassin’s Creed IV, anch’esso mostrato in forma di video, senza vero gameplay. Solo un accenno per i due nuovi Trials (Fusion per console next gen, Xbox 360 e PC, Frontier per i dispositivi mobile) per passare a quello che, curiosamente, è stato definito un RPG open world. Di fatto, la lunga sequenza di gameplay mostrata successivamente ci ha ricordato molto di più uno sparatutto in terza persona con coperture, caratterizzato da livelli molto ampi e dettagliati, con più di un dettaglio stilistico in comune con Watch Dogs. A parte la possibilità per il protagonista di scannerizzare i cadaveri dei nemici uccisi per recuperare nuove abilità, il gioco non ha mostrato lati particolarmente interessanti. Noto come Tom Clancy’s The Division, è in fase di sviluppo per console next gen, e al momento sprovvisto di una data d’uscita.

Per quanto i titoli non le manchino, Ubisoft non è stata in grado quest’anno di mettere in piedi uno show convincente, e potrà rifarsi solo nei prossimi tre giorni di fiera, permettendoci di vedere di persona le sequenze di gameplay. Va anche detto che la principale ragione di questa relativa delusione è da imputarsi alla scelta, evidentemente calcolata da parte del publisher francese, di “cedere” alla conferenza Sony i gameplay di Watch Dogs e Assassin’s Creed IV, i quali avrebbero potuto riportare lo show su binari più sicuri e gradevoli. L’altra metà della tiepida accoglienza si deve invece ai due nuovi titoli annunciati, che, probabilmente anche per scelte non felicissime quanto a gameplay mostrato, non hanno saputo catturare la nostra attenzione.

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