The Legend of Zelda: Breath of the Wild, è rischio capolavoro - Hands-on
La prova con mano di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ci ha convinti appieno
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La demo che abbiamo provato corrispondeva alle primissime fasi di gioco. Subito veniamo accolti da una delle novità per la serie, una voce narrante. Non più solo scritte, ma un vero e proprio doppiaggio contraddistingue Breath of the Wild, sebbene il nuovo Link sembra resterà muto anche in questa occasione. Il nostro eroe si sveglia in un luogo misterioso, a galla in uno stagno, pare da un sonno durato 100 anni. Abbiamo subito il controllo sul personaggio, che si muove come da tradizione action in terza persona. Apriamo un paio di scrigni per recuperare degli abiti da indossare ed utilizzando uno strano manufatto che pare ci farà compagnia per tutta l'avventura, chiamato Seeker Stone. Questo strumento ha molteplici funzioni, come attivare porte, mostrarci la mappa e così via. Ad ogni modo, nel giro di nemmeno cinque minuti siamo già usciti dalla caverna della resurrezione e gettati nel nuovissimo open world del gioco. Un bel cambiamento rispetto alle lunghe fasi tutorial dei capitoli classici della serie.
"La vastissima mappa completamente e liberamente esplorabile fa tornare la serie alle origini"[caption id="attachment_168265" align="aligncenter" width="600"] Il mondo di gioco promette di essere vastissimo e pieno di opportunità![/caption]
Non abbiamo avuto la possibilità di approfondire la nostra conoscenza col sistema di combattimento quanto avremmo voluto. Siamo però riusciti a migliorare la potenza offensiva di Link, togliendogli dalle mani il semplice bastone per passare ad una mazza, successivamente provare sommariamente l'arco ed un'ascia a due mani. Come da tradizione, il giocatore può bloccare la visuale sull'avversario, schivare i suoi fendenti e dosare i propri affondi col giusto tempismo. È stato interessante notare la differenza sostanziale presente tra un'arma ed un'altra.
Un altro elemento che abbiamo notato è la barra, o meglio il cerchio, della "stamina". Link è molto agile, in grado di saltare ed arrampicarsi su tantissimi elementi dello scenario, ma ognuna di queste azioni consumerà l'indicatore di energia. Sebbene non ci sia stato il tempo di testare questa feature, è contemplata una meccanica stealth che permette un approccio silenzioso agli incontri coi nemici. Una variabile che si aggiunge alla gestione totalmente fisica dei puzzle ambientali. Questi infatti possono essere risolti sfruttando l'ambiente in totale liberà. Lo stesso vale per alcuni scontri, che possono essere evitati ad esempio lasciando cadere una rocca su un campo di moblin. E da quanto ci fa sapere lo staff Nintendo, quanto mostrato sinora è solo la punta di un iceberg molto, molto profondo!
[caption id="attachment_168271" align="aligncenter" width="600"] Breath of the Wild promette una trama profonda e drammatica.[/caption]
The Legend of Zelda: Breath of the Wild promette un'esperienza davvero vasta e ricca di sfaccettature che non vediamo di scoprire a fondo. Il tutto graziato da una cornice estetica davvero riuscita, che su Nintendo Switch scorre fluida e perfettamente adattata al piccolo 6,2 pollici in modalità portatile. Tecnicamente il lavoro svolto è davvero notevole. Il mondo di gioco è resto vivo da molteplici dettagli come il fitto manto erboso mosso dal vento, i raffinati shader utilizzati per renderizzare Link e gli altri personaggi, i raggi di luce e molto altro. Ed infine non dobbiamo sottovalutare l'atmosfera e la trama che promette di introdurre nuovi livelli di drammaticità e profondità per la serie. Non stiamo più nella pelle, il 3 marzo non arriverà mai abbastanza rapidamente! Restate con noi per la recensione del gioco.