500 lire - Windjammers
Il frisbee, il gameplay e l'estetica estiva: 500 lire vi fa riscoprire Windjammers
Lo sport protagonista di Windjammers è una splendida commistione tra beach volley e tennis, nel quale il frisbee è la chiave del tutto. Atleti dai fisici scolpiti si fan belli in arene che ospitano scontri uno contro uno, l'obiettivo è quello di sparare il frisbee alle spalle del proprio contendente, in una rete, oppure di sorprenderlo e di fargli mancare l'acchiappo, facendo cadere l'oggetto in maniera maliziosa. Esiste tutto un sistema di punteggi che regola ogni evenienza, quello per cui se il proprio avversario non prende il frisbee si guadagnano 2 punti, 3 per il gol, 5 quando lo si infila nelle estremità laterali della rete. Facile facile a comprendersi, ma col cavolo a farsi. E scopre, il giocatore, una profondità del sistema di gioco che sicuramente non si aspettava, da un titolo all'apparenza così basilare.
C'è un meccanismo in Windjammers che è fondamentale scoprire, capire e sapere utilizzare, che è l'inizio del tecnicismo. La possibilità di deflettere il frisbee, alzandolo in volo e facendo sì che si possa caricare un colpo speciale è la differenza tra il giocatore occasionale e quello più scafato, quello che ha fatto sì che ancora oggi la produzione di Data East abbia un nutrito seguito di appassionati, e non potrebbe essere altrimenti, nei tempi del pro gaming. Pro gamer di Windjammers non ce ne sono, ma cos'era il tipo in sala giochi capace di spedire il frisbee dove voleva, in ogni modo? Un talentuoso giocatore che magari oggigiorno avrebbe persino una sorta di riconoscimento ufficiale. Un po' come tutti i campioni mai conosciuti delle produzioni arcade.
[caption id="attachment_158209" align="aligncenter" width="600"] Windjammers - screenshot[/caption]