Provato - Star Wars Battlefront
Le prime risposte concrete su Star Wars Battlefront ce le ha fornite la beta rilasciata in questi giorni: l’abbiamo provata per voi
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Inutile cercare di mantenere un oggettivo distacco dal materiale in analisi, se non fate altro che respirare ossigeno e Star Wars si da tenera età: il primo contatto con la beta di Star Wars Battlefront è destabilizzante per tutti i migliori motivi del mondo. Hoth è tremendamente dettagliato, zeppo di torrette, AT-ST, soldati imperiali e ribelli che si vomitano addosso raggi laser a ritmo sostenuto. Sulle prime, si sacrificano almeno un paio di respawn per godersi lo spettacolo, quasi attoniti e storditi di fronte a cotanta fedeltà in termini concettuali e visivi alla sequenza del film. Travestiti da Stormtrooper, ci facciamo spazio tra piccoli rilievi e trincee, nel tentativo di non farci schiacciare dai giganteschi AT-AT che regolano e comandano l’avanzata. Le esplosioni si sprecano. Torrette piazzate decimano i temerari in avanscoperta, furiose incursioni aeree degli X-Wing mietono vittime tra le retrovie: non c’è modo, né tempo di fermarsi per cercare riparo. Capita di morire, ma un pizzico di strategia può salvare la vita. Un po’ come accade in Battlefield, altra saga shooter in mano a DICE, lavorando di squadra ed evitando inutili colpi di testa, morire è comunque un’eventualità non così frequente, a tutto vantaggio del ritmo.
Senza doversi preoccupare delle munizioni in proprio possesso, basta evitare di surriscaldare il fucile laser e rispettare i tempi di cooldown delle abilità speciali per riuscire sin da subito ad inanellare qualche doppia uccisione. Freschi, freschi di prima partita, si può unicamente contare su pratiche bombe a mano, ma accumulando punti esperienza e spendendo il denaro accumulato, si sblocca in fretta il jet-pack, utilissimo per fiancheggiare i nemici, e un colpo caricato che infligge danni extra. La beta ci ha dato modo di scalfire solo la superficie della personalizzazione dei personaggi e dei loadout che si potranno creare, ma qualche perplessità, effettivamente, è già sorta. Una su tutte: poter contare su granate pressoché infinite, a patto naturalmente di attendere la ricarica dell’abilità corrispondente, non creerà qualche problema di bilanciamento?
[caption id="attachment_147381" align="aligncenter" width="508"] Certi picchi qualitativi raggiunti da Rogue Squadron sono ancora irraggiungibili, ma ci siamo emozionati e non poco ai comandi di un Ala-A o di un TIE Fighter.[/caption]
Va da sé che l’Impero ha vita molto più facile dei Ribelli. Sebbene a parti invertite siamo comunque riusciti ad ottenere una sudatissima vittoria, essere supportati su ogni lato dall’artiglieria pesante, rende un gioco da ragazzi mandare al creatore Skywalker e soci. Anche perché, sarà questo, forse, il maggior pregio di Battlefront, non vi limiterete a controllare un semplice soldato appiedato mandato allo sbaraglio. Raccogliendo con un po’ di tempismo e tanta fortuna i power-up che compariranno sulla mappa, potrete prendere il controllo di uno degli AT-AT, ritrovarvi ai comandi di un TIE Fighters (o A-Wing nel caso giochiate nei panni dei Ribelli), vestire persino i panni di Darth Vader (o Luke Skywalker). Tutto ciò, oltre ad incrementare il tasso spettacolare della produzione, serve a regalare ulteriore varietà ad ogni partita. In particolar modo ci hanno estremamente divertito le fasi in volo. Ben supportati da un sistema di controllo reattivo e preciso al punto giusto, ce la siamo presa con velivoli nemici e truppe appiedate senza lesinare sulla spericolatezza di alcune manovre. In questo senso, si è sentita molto la mancanza degli Speeder: in termini di bilanciamento sarebbe stato tutto molto più semplice se per abbattere i corazzatissimi AT-AT, si sarebbe potuto contare anche sui loro arpioni.
Oltre alla battaglia di Hoth, nella beta erano disponibili altre due modalità meno ambiziose quanto a dimensioni degli scontri e completezza del gameplay. Da una parte, sulla superficie di un pianeta arido e inospitale, due team di mezza dozzina di giocatori dovevano contendersi il controllo di alcune sonde sino all’avvenuta estrazione di importanti dati sensibili. Molto più standard nell’esecuzione e nelle meccaniche ludiche, le partite effettuate su questa mappa ci hanno comunque regalato qualche momento da ricordare soprattutto grazie ai numerosi rilievi, territorio perfetto per concedersi un po’ di sano cecchinaggio. Dall’altra, la modalità orda, affrontabile in singolo o in compagnia di un utente sia in split-screen che pescato su internet. Certo, abbattere a suon di bombe un AT-ST ha il suo fascino, ma anche in questo caso, più che il gameplay di per sé, è l’ambientazione e l’eccitazione provata nell’impugnare una pistola laser a infondere le giuste sensazioni nel videogiocatore.
[caption id="attachment_147380" align="aligncenter" width="508"] Combattere nei panni di Darth Vader è estremamente eccitante. Non sarete immortali, beninteso, ma godrete di poteri e abilità molto efficaci.[/caption]
Star Wars Battlefront è indiscutibilmente un prodotto ambizioso, mastodontico, complesso. La beta ci ha divertito alla grande, ma ha anche messo in mostra diverse criticità. Alcuni problemi di bilanciamento potrebbero impedire la nascita di una community, oltre che rovinare sin da subito la competitività tra giocatori. Inoltre bisogna valutare se, tolte le battaglie più famose, anche le altre modalità sapranno distinguersi per le meccaniche ludiche proposte.
Le domande sono moltissime, ma mai quanto lo siano dubbi e paure. La cosa non è forzatamente un male: il timore degli affezionati, del resto, è direttamente proporzionale alle speranze che tutti noi riponiamo in questo titolo dalle grandi potenzialità.