Provato - Final Fantasy XV: Episode Duscae
La nostra prova di Final Fantasy XV: Episode Duscae, versione dimostrativa del prossimo capitolo della serie Square Enix
La prima cosa che stupisce di questo quindicesimo episodio è il design del mondo di gioco che ci si troverà ad esplorare: come già accaduto in precedenza con Final Fantasy VIII, anche in questo caso si è scelto di ideare un mondo estremamente simile alla realtà, nel quale però sono innestati alcuni elementi fantasy tipici della mitologia della serie. Accanto ad automobili, vestiti griffati e metropoli dalle mille luci compariranno infatti mostri, magie ed invocazioni di ogni tipo; una fantasia basata sulla realtà l’ha chiamata Square Enix, una brillante operazione di marketing, da una prospettiva più smaliziata. Sembra poi essere rimasta completamente inalterata l’attenzione verso la spettacolarità di tutto il pacchetto, che fa di scene d’intermezzo mozzafiato ed effetti speciali hollywoodiani alcuni dei suoi principali cavalli di battaglia.
Nonostante la data d’uscita di Final Fantasy XV sia ancora completamente avvolta nel mistero è stato astutamente scelto di renderne disponibile una prima demo, denominata Episode Duscae, in allegato a Final Fantasy Type-0, per spingerne le vendite della riedizione del titolo originariamente uscito su PSP, e presentare al contempo al grande pubblico il nuovo concept della prossima fantasia finale. Spariscono gli attacchi a turni dei passati episodi, si passa ad una struttura open world con sistema di combattimento in tempo reale, più veloce e moderno, che pesca a piene mani da prodotti maggiormente orientati all’azione, come i titoli della serie Kingdom Hearts, sempre di Square Enix, o i giochi di ruolo online. Ci si ritrova ben presto a muovere incuriositi i primi passi nella vasta regione di Duscae, affrontando così gruppi di nemici con una disinvoltura e fluidità mai conosciute dalla serie. I difetti non mancano: la telecamera fatica a seguire adeguatamente l’azione del protagonista Noctis ed il motore grafico necessita ancora di numerosi aggiustamenti, ma la strada intrapresa dalla compagnia giapponese sembra essere molto promettente, sebbene passi ovviamente per la risoluzione di queste problematiche preliminari e per il grande interrogativo che è impossibile non porsi.