[E3 2014] Provato - Oculus Rift

Abbiamo testato il visore VR di Oculus Rift durante l'E3 2014

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Già prima dell'acquisizione da parte di Facebook Oculus Rift era un prodotto da tenere assolutamente sott'occhio. Si tratta del primo vero visore per la realtà virtuale, potenzialmente in grado di rivoluzionare realmente il mercato videoludico moderno come mai era stato fatto fino ad oggi. Lo scetticismo però è sempre stato dietro l'angolo, soprattutto considerando le esperienze passate relative a questo tipo di visori. Anche noi di Badgames ammettiamo di avere avuto delle riserve su Oculus Rift e la sua concezione di realtà virtuale, grazie però ad una prova sul campo durante questo E3 2014 abbiamo finalmente potuto testare in prima persona quanto il gingillo Facebook abbia realmente da offrire.

Sullo showfloor erano disponibili numerose demo, anche molto differenti le une dalle altre, la nostra attenzione però è stata immediatamente catalizzata da una versione dimostrativa dell'horror game in prima persona di Sega Alien Isolation. Il titolo, di cui vi parleremo in maniera più approfondita in un altro articolo, ci è sembrato la scelta più adatta a testare l'esperienza della realtà virtuale in quanto dotato di atmosfere molto tese ed estremamente immersive. Dopo aver indossato il visore ci sono state infilate alle orecchie anche un paio di cuffie professionali per il gaming, in modo da garantire la migliore esperienza possibile, e posto nelle nostre mani un pad Xbox 360 per muoverci nel gioco. Qualche secondo di caricamento ed eccoci catapultati in men che non si dica in un mondo completamente diverso dal nostro, per l'esattezza una navicella spaziale abbandonata, tetra fino all'inverosimile. Quello che ci ha stupito maggiormente in un primo momento è stata l'estrema reattività dei sensori di movimento posti sul capo, che sono in grado di replicare quasi alla perfezione i nostri movimenti, così da offrirci una migliore interazione con l'ambiente di gioco. Tutto il campo visivo degli occhi è poi quasi interamente occupato dagli schermi del visore, che quindi annullano di fatto quella tipica distanza che solitamente c'è tra giocatore e monitor PC o TV. Un dettaglio apparentemente di poco conto ma su cui in realtà Oculus Rift punta tutta o quasi la sua esperienza in quanto ciò che il giocatore vede è esattamente quello che anche il personaggio in game sta osservando.

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Nonostante la nostra prova non sia durata moltissimo, possiamo affermare di non aver sofferto di particolari disturbi legati a vertigini o quant'altro. C'è da dire però che probabilmente questo fattore è strettamente legato alla personalissima sensibilità di ogni giocatore: di sicuro chi

" Il visore, nonostante non sia ancora in una versione definitiva, funziona molto bene"

soffre di motion sickness difficilmente potrà trovare Oculus Rift un'esperienza godibile e divertente. L'unico vero limite che abbiamo potuto constatare risiede nella risoluzione dei monitor utilizzati per il visore: l'attuale versione monta infatti pannelli ad una risoluzione di 720p, quindi non in full HD, e ciò si ripercuote nella pulizia dell'immagine, che risulta essere un po' sgranata e poco nitida. Essendo però ancora in una versione non definitiva è probabile che successivamente verranno migliorati i componenti di cui è costituito in modo da migliorarne le prestazioni e raggiungere nuovi livelli di immersività.

Che dire di Oculus Rift se non WOW! Il visore, nonostante non sia ancora in una versione definitiva, funziona molto bene, offre un'esperienza di gioco completamente diversa da quanto mai provato fino ad oggi tanto che è in grado di gettare il giocatore direttamente all'interno dei titoli. Un'immersività mai vista prima nel mondo dei videogiochi, un'immersività che grandi aziende come Sony e Valve stanno cercando di replicare nella loro personalissima maniera. Il futuro ci riserverà insomma delle belle sorprese e siamo sicuri che grazie alla partnership con Facebook Oculus Rift potrà crescere e perfezionarsi sempre più.

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