The Defenders 1x06 "Ceneri, ceneri": la recensione
La recensione del sesto episodio di The Defenders, episodio che ancora una volta si concentra sul confronto tra il gruppo degli eroi e quello dei villain
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Va detto che l'episodio restringe pesantemente la visione sul cerchio dei protagonisti principali, in qualche modo sospendendo – in mancanza di qualcosa da raccontare – il punto di vista sui personaggi secondari. Ancora una volta The Defenders conferma questo approccio che funziona tramite richiami e mette quasi in parallelo le vicende di Daredevil e gli altri con quelle di Alexandra e dei suoi. Ed è il conflitto interno a paralizzare uno scontro che scioglierà le sue catene solo in un finale di forte portata emotiva. Da un lato Danny vorrebbe uscire allo scoperto, ma deve essere tenuto nascosto per sua protezione ed evitare che la Mano possa usarlo per i suoi scopi. Dall'altro Alexandra preme per un utilizzo massiccio di Black Sky, dove invece gli altri tre sono molto scettici circa la sua forza.
Ad esempio, funziona abbastanza bene la parentesi investigativa che vede Matt e Jessica Jones andare a casa di John Raymond e trovare i progetti dell'architetto legati a quanto avevamo visto nella seconda stagione di Daredevil. Quindi la buca, la costruzione sotterranea, il misterioso proposito della Mano. La trama tuttavia non avanza attraverso deduzioni ma attraverso atti gettati da un freddo istinto di conservazione. Stick decide di uccidere Danny per evitare che cada nelle mani del nemico, ma cadrà lui stesso ucciso da Black Sky. O Elektra, come lei stessa si definisce dopo aver colpito a morte anche Alexandra.