Gotham 3x20, "Pretty Hate Machine": la recensione
La nostra recensione del ventesimo episodio della terza stagione di Gotham, intitolato "Pretty Hate Machine"
Pretty Hate Machine ci ha dunque mostrato la definitiva caduta dell'organizzazione, i cui componenti sono stati uccisi dagli Artigli per ordine dello Sciamano, morto anch'esso pochi istanti più tardi non prima di aver rilasciato su Gotham il virus estratto dal sangue di Alice Tetch.
In tutto questo è stato sicuramente interessante veder emergere la parte più oscura di Bruce, anche se i primi segni di ripensamento mostrati dal ragazzo ci fanno pensare che questa condizione possa risolversi già nel doppio finale di settimana prossima. È però vero che l'arrivo in città di Ra's al Ghul apre molte strade per il futuro dello show e del personaggio, di cui nella quarta stagione potrebbe essere narrata la storyline che lo vede come discepolo della Lega degli Assassini.
Parlando di personaggi che hanno lasciato emergere la loro parte più oscura, l'episodio ci ha poi mostrato le conseguenze delle azioni di Lee viste nel finale di All Will Be Judged. Se per quanto riguarda Barnes il virus aveva spinto all'estremo il suo senso di giustizia, nella donna esso ha trasformato i suoi sentimenti verso Jim in una vera e propria ossessione, non molto dissimile da quella provata per il poliziotto da Barbara Kean nella scorsa stagione. Per quanto ricco di personaggi ed eventi, Pretty Hate Machine si è retto quasi totalmente sulla performance di Morena Baccarin, che ha portato in scena una villain capace di mettere in ombra il nutrito gruppo di antagonisti che con lei ha condiviso l'episodio. Purtroppo, il fatto che anche Gordon sia stato infettato dal virus ci spinge a pensare che già nel finale di stagione una cura riporterà i due alla normalità, ma gli autori potrebbero sorprenderci trasformando il personaggio di Lee nella tanto chiacchierata Harley Quinn.