This Is Us 1x13, "Three Sentences": la recensione

Ecco la nostra recensione del tredicesimo episodio della prima stagione di This Is Us, intitolato "Three Sentences"

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"Three Sentences" è senza ombra di dubbio l'episodio più toccante di This Is Us fino a questo momento. Joe Lawson & Bekah Brunstetter hanno scritto questo capitolo dei The Big Three e hanno raccontato in poche parole cos'è per loro il senso della vita. Quello che ha fatto Chris Koch, regista dell'episodio, è stato raggruppare idee, sensazioni e emozioni riuscendo a far trasparire solo cose positive. Gerald McRaney, che nella serie interpreta il Dr. K., non molto tempo fa ha rilasciato un'intervista nella quale disse che qualsiasi cosa sarebbe successa in This Is Us nulla avrebbe potuto cambiare una cosa essenziale, "racconta e per sempre racconterà storie con al centro delle persone buone". Ma se si analizza bene cosa sta realmente succedendo con This Is Us quello che è certo è che si tratta di un vero e proprio esperimento, al momento più che riuscito. Si tratta di un prodotto all'avanguardia, così come lo erano le feste a tema Madonna negli anni '80 per una bambina di 10 anni. A pensarci bene difficilmente si ha voglia di accendere la televisione e guardare una serie o un film con al centro solo personaggi che traspirano "bontà" da ogni poro. Non si va al cinema per assistere ad un lungometraggio che racconta di un padre e una madre che tentano in tutti i modi di far felici i loro figli durante la loro festa di compleanno. Sarebbe un soggetto piuttosto scadente e poco coinvolgente. Come insegna il piccolo Kevin alla sua amata Sophie, sono i grandi combattimenti e gli scontri con la spada a conquistare il cuore del pubblico. I villain, gli eventi catastrofici o i massacri sono i temi più ricorrenti e quelli più ricercati. Nessuno avrebbe mai pensato che una serie di buoni sentimenti come questa potesse avere realmente la facoltà di scaldare il cuore e di insegnare qualcosa. In fondo non è neanche una serie romantica, o perlomeno non è solo questo, e d'altronde non può neanche essere associata ad un film strappalacrime. This Is Us è un percorso nuovo, che parla di vita, di crescita e anche di morte. Parla di quei rimpianti e di quelle delusioni che per troppo tempo sono rimaste nascoste in uno spazio minuscolo del corpo e che avevano bisogno di uscire. Parla delle lacrime e delle grida di una donna come Kate, delle sue frustrazioni e di quella voglia di farcela che spesso riaffiora e che poche volte si ha il coraggio di prendere fino in fondo.

Dan Fogelman, il creatore della serie, ha deciso di scrivere una storia che potesse far riflettere, sicuramente lo ha fatto con qualche trabocchetto, ossia con l'obiettivo di far emozionare ogni volta il pubblico. È chiaro però che per lui emozionare non vuol dire solo riuscire a far piangere lo spettatore, a volte far sorridere o far riflettere una persona è un risultato ancor più soddisfacente da portarsi a casa e questo lo si evince da un episodio come questo. A conti fatti è un po' quello che fa Randall con suo padre William nel preciso istante in cui decide di lasciarsi andare ad un pomeriggio con lui, nonostante una scadenza lavorativa piuttosto pressante sembrasse la cosa più importante. In questo episodio non è stato fatto vedere neanche un secondo il Randall titubante o scontroso che non ha tempo da perdere. Abbiamo visto direttamente l'uomo pronto a passare del tempo di valore con suo padre, un uomo pronto ad assumersi delle responsabilità che mai diverranno rimpianti. Di rimpianti invece sembra averne molti Kevin che, grazie ad una lezione d'amore spartitagli da Toby, arriverà a far conoscere al pubblico una parte piuttosto essenziale del suo passato. Ciò che invece affronterà Kate d'ora in poi sarà quel passo decisivo per il cambiamento che attendeva da tempo, e come sempre nella vita quando si intraprende la strada del riscatto deve esserci sempre qualcuno a mettere i bastoni fra le ruote.

Nel passato Jack e Rebecca sono una semplice coppia che nel giro di una giornata affronta numerosi discorsi, anche piuttosto importanti. Ma ciò che può succedere in una giornata può essere tutto o può essere niente. Loro due ad esempio cambiano idea sul fatto di provare ad avere un quarto bambino. Nel corso di una festa che vedeva divisi i festeggiamenti dei loro tre figli, i due coniugi hanno molteplici spunti su cui riflettere. Quello che alla fine arriveranno a capire è che il presente all'indomani sarà sempre passato e quindi automaticamente nostalgia. Kate, Randall e Kevin non smetteranno mai di essere i loro figli: diverse fasi si susseguiranno, alcuni dei giochi più belli creati in famiglia cesseranno di esistere, ma questo non vuol dire che non ci sarà altro da raccontare o da condividere. Il loro lavoro da genitori non finisce nel momento in cui finiscono i giochi anzi, il duro lavoro per Jack e Rebecca inizia proprio nel momento in cui pensavano di aver fatto tutto il possibile. I personaggi interpretati magnificamente da Milo Ventimiglia e Mandy Moore impersonano un adulto qualsiasi che ricorda con nostalgia il Natale o anche quei momenti andati con i propri figli o viceversa con i propri genitori. E proprio per tutto questo buonismo, c'è chi lo apprezza e chi no, o semplicemente c'è chi non è preparato per assimilarlo, che più si va avanti con questa serie e più si sente il bisogno di volersi lasciare sorprendere ed emozionare. In poche parole This Is Us è per noi un modo speciale per ricordarsi ogni tanto di quelle piccole cose passate e del valore che tutt'ora hanno nel presente.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook This Is Us Italia.

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