Beyond 1x01 "Pilot": la recensione
La nostra recensione dell’episodio pilota della serie Beyond, in onda su Freeform
Dell'Holden pre-coma il pubblico sa poco o nulla, quando quindi lo incontra nuovamente, dodici anni dopo, continua a risultare un estraneo con le conseguenza che diventa difficile provare empatia per la sua situazione o essere partecipi di quanto strano debba essere per lui trovarsi di fronte a membri della sua famiglia così cambiati o al suo migliore amico nelle vesti di un giovane uomo sul punto di diventare padre per la prima volta. Tutto per Holden sembra lontano e distaccato e ancora più incomprensibile è il motivo per cui il ragazzo susciti tanto interesse e venga improvvisamente aggredito e spinto ad usare poteri che non sa nemmeno di avere minacciandolo altrimenti di uccidere il suo amico di infanzia Kevin (Jordan Calloway). Ancora più misteriosa è la figura di Willa (Dilan Gwyn), giovane e bellissima ragazza che, al loro primo e non casuale incontro, mette Holden in guardia, raccomandandogli di non fidarsi di nessuno: ma a chi si sta riferendo Willa e chi sono le persone che seguono e perseguitano il ragazzo cercando evidentemente di studiarne e sfruttarne i poteri? Dietro ai brevi e violenti incontri di Holden con una serie di misteriosi personaggi, sembra infatti nascondersi una cospirazione di immense proporzioni di cui, almeno nell'episodio pilota, non si riesce a venire a capo.
Il problema, un po' come nel caso di Ransom, sebbene target ed argomenti siano profondamente diversi, è che anche con Beyond ci scontriamo con una mancanza di qualità sia autoriale che attoriale che lasciano perplessi. In un era in cui esistono show di argomento fantasy/fantascientifico della qualità di Game of Thrones e Westworld non c'è più spazio per serie come Beyond che, al di là del target giovanile a cui è rivolto, è di fatto uno show di qualità discutibile, persino paragonato a Shadowhunters, altro show targato Freeform, non certo di eccelsa realizzazione, ma che - quanto meno - si porta dietro un esercito di fan dell'omonima saga letteraria di Cassandra Clare. Per tutti i network, come abbiamo già accennato in precedenza, è ormai arrivato il tempo di alzare il tiro e proporre, anche al pubblico più giovane, ma non per questo meno smaliziato, prodotti di tutt'altra fatta dimenticando l'assioma secondo cui il pubblico meno maturo sia meno attento alla qualità dei prodotti che guarda.