Legends of Tomorrow 2x07, "Invasion!": la recensione
La nostra recensione del settimo episodio della seconda stagione di Legends of Tomorrow, terza e ultima parte del crossover “Invasion!"
CORRELATO: The Flash 3×08, “Invasion!”: la recensione
CORRELATO: Arrow 5×08, “Invasion!”: la recensione
La puntata ci ha finalmente fornito la motivazione per cui i Dominatori hanno invaso il pianeta, motivazione radicata in primis nella figura di Barry (Grant Gustin) e successivamente estesa a tutti i metaumani, similmente a quanto avviene nell'evento fumettistico. I numerosi riferimenti a Flashpoint, risultati eccessivi nella prima parte del crossover in quanto non ben contestualizzati, hanno qui trovato una loro ragion d'esistere, dandoci una prova tangibile delle conseguenze negative scaturite a seguito di un'alterazione temporale - anche se compiuta a fin di bene. Un insegnamento, questo, che oltre a Barry ha toccato nel profondo anche Cisco (Carlos Valdes), il cui viaggio a ritroso nel tempo, compiuto tanto per altruismo quanto per motivi personali, ha finito per influire pesantemente sulla decisione dei Dominatori di invadere la Terra. La storyline dell'inimicizia tra i due può essere considerata senza ombra di dubbio il punto più alto raggiunto dell'attuale stagione di The Flash; non c'è quindi da stupirsi che la sua conclusione abbia rappresentato la parte meglio strutturata e approfondita di tutto il crossover. Parlando di viaggi nel tempo, la puntata ha dedicato spazio anche al legame tra Stein (Victor Garber) e sua figlia (Christina Brucato), mostrandoci il percorso emotivo che ha portato la metà più anziana di Firestorm ad accettare questa nuova realtà. La sua decisione di tenere segreta agli altri la verità su Lily lascia presagire conseguenze funeste per il team delle "Leggende", e non è da escludere l'ipotesi che Martin decida di abbandonare momentaneamente il gruppo per approfondire il rapporto con la giovane scienziata.
Tirando le somme, Invasion! ha rappresentato sicuramente un grande evento televisivo, godibile in ogni sua parte ma fortemente sbilanciato nella sua struttura. Se un avvenimento del genere dovesse essere riproposto il prossimo anno, ci auguriamo che gli autori decidano di privilegiare la qualità alla quantità, sacrificando alcuni personaggi e qualche sottotrama per dar vita a una storia che si estenda davvero su più episodi e non emerga in modo massiccio soltanto nella sua parte conclusiva.