Designated Survivor 1x10 "The Oath": la recensione

La nostra recensione del decimo episodio di Designated Survivor, intitolato The Oath

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Spoiler Alert
Sicuramente il decimo episodio di Designated Survivor, nonché finale di metà stagione dello show che ci lascerà in sospeso fino a marzo, quando ritornerà negli Stati Unitit dopo la pausa natalizia, è stato uno dei più avvincenti dal pilot, ma non tanto per quanto concerne le sorti del Presidente Kirkman, dubitiamo infatti che il protagonista Kiefer Sutherland venga ucciso nell'attento alla sua vita, soprattutto dopo l'intervento di Hannah, ma piuttosto per quelle delle persone che lo circondavano su quel palco. Se infatti non sarà lui il destinatario finale di quella pallottola, chi ritroveremo a terra quando la serie riprenderà? Potrebbe toccare a MacLeish oppure ad Alex Kirkman, potete immaginare come reagirebbe Tom se sua moglie venisse uccisa da una pallottola a lui destinata? Considerato che tutti stiamo aspettando di veder sorgere il  Jack Bauer che è in Tom, la prospettiva potrebbe non essere poi così terribile. E sopratutto cosa sarà di Hannah? Riuscirà a chiarire la propria posizione non avendo in mano alcuna prova che dimostri le sue teorie?
Ci permettiamo inoltre una piccola digressione, se Hannah non avesse distratto il cecchino che avrebbe quindi ucciso Tom immediatamente dopo che MacLeish aveva finito di giurare come Vice Presidente, non sarebbe stato fin troppo evidente che lui avrebbe potuto essere il mandante dell'omicidio, considerato che è il diretto successore di Tom e la sua morte sarebbe avvenuta letteralmente secondi dopo la fine del giuramento di MacLeish? Ma forse è meglio passare oltre, a volte farsi domande troppo logiche quando ci sono in ballo situazioni così ingarbugliate, non dovrebbe essere permesso.

Per quanto concerne l'indagine del Presidente sulla ricostruzione dell'esplosione al Campidoglio che, come sappiamo dalla scorsa puntata, era un piano ideato dal Governo per valutare i punti deboli del palazzo che qualcuno, all'interno della Casa Bianca, ha invece usato per compiere un vero e proprio attentato, Tom fa in modo di parlare con il responsabile della ricostruzione dell'esplosione vista al computer per chiedergli per quale ragione non abbia denunciato l'esistenza di quel piano o e l'uomo gli risponde di essere stato - comprensibilmente - troppo spaventato e che, al tempo, quando aveva ideato il piano, lo aveva consegnato al Generale Cochrane, lo stesso che Kirkman ha licenziato qualche tempo fa per aver disobbedito ad un suo diretto ordine. Tom, ovviamente, fa chiamare immediatamente il Generale, ma l'uomo dice di non aver mai visto il video in oggetto e, per una volta, sembra davvero innocente.

Nel frattempo Hannah, che era stata coinvolta in un incidente quando era sulla strada per consegnare al deputato Hookstraten delle prove che dimostrassero come MacLeish non avesse le carte in regola per essere nominato Vice Presidente, riesce per un soffio a sfuggire alla morte e si rifugia a casa del suo unico alleato Chuck, il cui - tra l'altro - le salva la vita curandole le ferite riportate nell'incidente grazie ad un video su YouTube (e poi dicono che la tecnologia non salvi la vita!). Sempre grazie a Chuck, Hannah rintraccia il telefono dal quale ha continuato a ricevere informazioni circa le sue indagini e sale in macchina per arrivare in una casa disabitata in mezzo ad un bosco dove - sorpresa! - incontrerà l'ex capo dello staff della Casa Bianca, Charlie Langdon Langdon (Peter Outerbridge), dato per morto nell'attentato al Campidoglio. Langdon, però, finisce per fuggire con la sua auto poco dopo aver messo in guardia Hannah dai pericoli che corre con la sua indagine e che qualcuno spari contro entrambi. La donna riesce ad avere la meglio sul loro attentatore e nelle sue tasche troverà una chiave elettronica che si rivelerà essere quella di un hotel che affaccia proprio sul luogo in cui il Presidente terrà il suo discorso e MacLeish farà il suo giuramento, da che l'agente comprenderà che la vita di Kirkman è in pericolo.

Un'altra rivelazione della puntata è che, nonostante la posizione di Peter MacLeish continui ad apparire piuttosto ambigua, l'uomo sembra essere pienamente coinvolto nel piano e consapevole delle sue azioni, ma pare avere anche dei ripensamenti. Tanto che, ad entrare in gioco, arriva una nuova pedina e cioè la moglie dell'ormai Vice Presidente in carica, la quale sembra essere, più del marito, convinta della missione che stanno portando avanti e lo esorta a non mostrarsi debole proprio quando sono ad un passo dal traguardo e dal rendere di nuovo l'America l'impero - sì, la donna usa proprio la parola impero - che era prima.

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La prima stagione di Designated Survivor riprenderà negli Stati Uniti a marzo sulla ABC.

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