No Tomorrow 1x01 "Pilot": la recensione
La nuova comedy No Tomorrow, targata The CW, sfrutta bene il feeling tra Joshua Sasse e Tori Anderson e uno spunto narrativo accativante
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Spoiler Alert
The CW, dopo il successo di Jane the Virgin e Crazy Ex-Girlfriend, ritorna nel mondo delle comedy con No Tomorrow, il nuovo progetto ispirato dalla serie brasiliana How To Enjoy The End Of The World.Al centro della storia c'è la giovane Evie Covington (interpretata dall'attrice Tori Anderson), che si occupa del controllo qualità in un'azienda in stile Amazon, sognando una promozione che però sembra non arrivare mai, obbligandola quindi a rinunciare ai suoi sogni di viaggiare e vedere il mondo.
Un giorno, mentre sta facendo degli acquisti al mercato, Evie incontra l'affascinante e spiritoso Xavier Holliday (Joshua Sasse), perdendolo però di vista fino a quando una consegna sbagliata la porta per destino sulla soglia di casa sua. L'approccio leggero e spensierato alla vita di Xavier è basato, come Evie scopre presto, sulla convinzione che il mondo finirà tra otto mesi, a causa dell'impatto di un asteroide che distruggerà la Terra. Il giovane ha quindi deciso di scrivere una lista di tutte le cose che vorrebbe fare prima dell'apocalisse imminente. La ragazza, maniaca del controllo e con poca autostima, inizialmente non si lascia convincere dalla teoria ma non può negare di provare dell'attrazione per una persona così diversa, apparentemente in grado di infonderle un coraggio che pensava di non avere.
Nella vita di Evie ci sono poi gli amici Hank (Jonathan Langdon) e Kareema (Sarayu Blue), oltre a un eccessivamente tranquillo fidanzato chiamato Timothy (Jesse Rath) che vorrebbe sposarla.
Un incidente curioso e inaspettato, causato involontariamente da Xavier, obbliga la protagonista a riconsiderare la sua intera esistenza e a pensare che forse l'approccio di chi vuole vivere ogni momento come se fosse l'ultimo potrebbe migliorare significativamente la sua quotidianità.
Il pilot scritto da Corinne Brinkerhoff e Scott McCabe sfrutta nel migliore dei modi il carisma di Joshua Sasse che, dopo la cancellazione di Galavant, dimostra di saper muoversi con sicurezza in un'atmosfera leggera ma con delle sfumature a tratti più serie di quanto ci si potrebbe aspettare dalle premesse della storia. Il personaggio di Xavier, in precario equilibrio tra pazzia e accettazione razionale dell'inevitabile arrivo dell'apocalisse, viene bilanciato bene dalle incertezze di Evie che prova a seguire una filosofia di vita per lei inedita, mantenendo però delle sicurezze e dei punti fermi, come ad esempio il suo lavoro. La scoperta che anche Hank sta considerando l'ipotesi di un futuro disastro ambientale dalle conseguenze catastrofiche permette poi agli sceneggiatori di mantenere il dubbio che le parole di Xavier si rivelino veritiere.
In No Tomorrow non manca nemmeno la prevedibile dose di romanticismo che, nel primo episodio, appare piuttosto credibile e coinvolgente, grazie al contrasto tra l'esuberanza e il sommesso comportamento che contraddistinguono la personalità dei due uomini nella vita di Evie.
Sasse e Anderson possiedono inoltre il giusto feeling per sostenere la storia con i loro contrasti e i desideri di libertà che li animano in modo diverso; le loro interazioni sono a tratti esilaranti e sempre piacevoli, pur ironizzando su argomenti potenzialmente dark e cupi come la morte.
Apprezzabili, infine, anche i personaggi secondari, dal capo (Amy Pietz) di Evie - di cui si rivela un interessante segreto verso la fine del pilot - ai membri della famiglia della ragazza, che sono ancora delineati a grandi linee ma possiedono delle caratteristiche che fanno ben sperare per un'evoluzione interessante e a un maggior spazio all'interno della trama.
No Tomorrow, con le sue stranezze e un'ironia non del tutto convenzionale, sembra in grado di proporre una comedy coinvolgente anche se gli autori avranno il difficile compito di mantenere alta l'attenzione con continue svolte e sorprese, sviluppando l'idea di un mondo luminoso e ricco di speranza - creato anche dalla fotografia e una regia dinamica e agile - immerso in un futuro, o i pochi mesi che rimangono a disposizione, in cui ognuno dei protagonisti possa trovare un modo per superare le proprie paure e vivere pienamente, trasmettendo quindi agli spettatori una gradita dose di positività e forse qualche spunto di riflessione.