Westworld: dal film alla serie, in arrivo il progetto "più atteso" degli ultimi anni

In sviluppo da anni, arriverà il prossimo ottobre sulla HBO Westworld, il progetto fantascientifico, e non solo, più atteso degli ultimi anni

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Non è un'esagerazione definire Westworld la serie più attesa degli ultimi anni, perché attesa lo è stata davvero. L'ordine di un episodio pilota per la HBO arriva addirittura nel 2013, e da quel momento in avanti, tra un annuncio e l'altro di un cast che diventava sempre più importante, il progetto è stato rimandato più volte. Jonathan Nolan e J.J. Abrams, che già avevano fatto fantascienza intelligente insieme in tv con Person of Interest, erano accostati al progetto come produttori esecutivi. Eppure si è scivolati fino al 2015, a sua volta sostituito da un rinvio al 2016.

Ancora nel gennaio e febbraio scorso si parlava di riprese interrotte e lavoro sulle sceneggiature, e un ulteriore spostamento al 2017 non appariva così improbabile. Lo scorso 20 giugno è stato invece diffuso il primo, interessante, teaser della serie, che debutterà il prossimo ottobre. Il cast è impressionante: Anthony Hopkins, Ed Harris, Evan Rachel Wood, James Marsden, Thandie Newton, Jeffrey Wright, Tessa Thompson, Sidse Babett Knudsen, Jimmi Simpson, Rodrigo Santoro e Clifton Collins, Jr. Le musiche saranno di Ramin Djawadi (Game of Thrones). Con dei valori produttivi così alti, e con la HBO ansiosa di rilanciarsi dopo alcune incertezze interne che si sono manifestate anche nella gestione degli show, Westworld potrebbe essere il prossimo grande evento televisivo. Ma da dove parte tutto questo?

Da noi noto come Il mondo dei robot, il film originale esce nel 1973. Si tratta di un soggetto originale, diretto da Michael Crichton, regista, produttore, sceneggiatore, ma soprattutto scrittore noto per Jurassic Park, Il mondo perduto, Congo, Andromeda, Sfera, Timeline e altri. La premessa non è contorta né l'intreccio è particolarmente complesso, anzi. Un avveniristico parco dei divertimenti simula tre diverse ambientazioni (Medioevo, antica Roma e Far West) e, per la gioia dei suoi visitatori, permette di vivere in prima persona l'esperienza di vita nel passato. Ovviamente senza rischi, senza pericoli, permettendo a chiunque di sfogare le proprie pulsioni, siano esse sessuali o legate all'omicidio di una macchina quasi indistinguibile dall'uomo. Qualcosa andrà storto.

Recuperare oggi questo film significa trovarsi di fronte ad un déjà-vu continuo di soluzioni visive a narrative che sono state riprese nel corso del tempo. Ovviamente Jurassic Park stesso – il romanzo è del 1990 – ma anche il Terminator del film di Cameron. C'è tantissimo del film del 1984 nella sequenza conclusiva del film in cui un pistolero robotico inarrestabile è deciso a uccidere il protagonista: l'inseguitore implacabile, la fredda visuale in soggettiva del robot, il disfacimento delle fattezze umane. E poi qui c'è nel ruolo Yul Brynner. La scelta dell'attore, che omaggiava con tanto di abiti il ruolo che l'attore aveva avuto nei Magnifici Sette, non era casuale.

C'era in generale una riflessione sulla spettacolarizzazione della violenza (con i dovuti limiti, potremmo citare Battle Royale, Contenders serie 7, lo stesso Hunger Games), perseguita come diversivo solo apparentemente innocuo, che rivelava il degrado e gli eccessi della società che, inevitabilmente come in Jurassic Park, veniva punita. La domanda è: quanto di tutto ciò sarà nella serie della HBO?

La risposta ovviamente arriverà solo con la visione diretta, ma dal poco materiale  a nostra disposizione possiamo dire che molto rimarrà, ma ancora di più – come è logico che sia – verrà aggiunto. Ed Harris di fatto riprende il ruolo di Yul Brynner, e il casting già sembra perfetto. Viene ripreso anche il punto di vista di due visitatori del parco, un veterano e uno alla prima esperienza. Al personaggio di Evan Rachel Wood, una giovane di nome Dolores, invece viene chiesto se ha mai messo in dubbio la natura della sua realtà. Quindi il punto di vista del robot, la loro coscienza, la percezione del loro ruolo in un mondo finto: tutti questi potrebbero essere temi da sviluppare. Le possibilità sono molte.

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