Marco Polo (seconda stagione): la recensione
Torna su Netflix Marco Polo, con una seconda stagione che segna un passo in avanti rispetto allo scorso anno
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Con la sconfitta di Jia Sidao le ambizioni del Khan possono infine realizzarsi. Diventare il khan dei khan, esserlo veramente, unificare i territori in un impero degno di Gengis Khan, il cui nome ritorna spesso come esempio di tempi gloriosi ormai lontani. Una serie di problemi, interni ed esterni, minano alla base questo progetto. Traditori, segreti, capi che non si vogliono piegare alla sua avanzata, spingeranno il Khan a prendere delle decisioni molto pesanti per confermare il proprio potere. Decisioni che si riverseranno direttamente sulla sua famiglia.
Protagonista assoluto, e degno di sostenere questo ruolo, diventa il khan interpretato con grande carisma e presenza scenica da Benedict Wong. Lo spessore della serie ricade sulle sue spalle, sul suo volto ora stanco, ora dubbioso, ora carico di rabbia, soprattutto in un particolare momento storico in cui un uomo d'azione come lui si trova a dover fare un passo indietro e agire per vie diplomatiche, o almeno provarci. È una stagione di voltafaccia, ripensamenti e personaggi che sono chiamati a venire a patti con loro stessi, a misurarsi con un esame di coscienza e chiedersi fino a che punto l'unità dell'impero, il mantenimento del potere, valgono il sacrificio umano.
Al di là dei limiti intrinseci al progetto – vuoi per dialoghi, vuoi per caratterizzazioni – la serie è diventata un progetto più interessante, coeso, chiaro nei suoi obiettivi. Qualche comportamento potrà essere strumentale a una certa svolta, e magari ci troveremo di fronte a espedienti fuori contesto (a un certo punto allucinazioni mostrate in modo troppo sfacciato), ma la godibilità del tutto riscatta per quanto possibile le mancanze. E allarga al tempo stesso le maglie della narrazione, arrivando fino alle porte della cristianità con il Papato e, all'orizzonte, uno scontro di civiltà che, nel momento in cui scriviamo, non sappiamo se verrà raccontato.